Genova. Ericsson e le istituzioni si rivedranno nei prossimi giorni, “non appena l’azienda avrà fornito un piano industriale tale da rassicurare sulle sue reali intenzioni e, più nello specifico, sulle prospettive di sviluppo futuro e sui reali obiettivi legati alla ristrutturazione in corso. E’ il risultato dell’incontro tenutosi questo pomeriggio tra i vertici dell’azienda e la Regione Liguria, dopo l’annuncio di 140 esuberi entro il 2017 sul polo genovese.
“La Regione ha ribadito all’azienda l’assoluta necessità di salvaguardare i livelli occupazionali – spiegano il governatore ligure, Giovanni Toti, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi, – e si è dichiarata pronta ad attivare tutti i percorsi e le interlocuzioni necessarie con i ministeri competenti per attivare gli ammortizzatori sociali affinché la crisi in atto abbia le minori ripercussioni possibili e si trasformi in un momento di rilancio della presenza di Ericsson sul nostro territorio e più in generale per lo sviluppo del parco tecnologico di Erzelli”.
Dal canto suo l’azienda ha ribadito la propria volontà di rimanere in Liguria e in particolare all’interno del parco tecnologico di Erzelli. Si è altresì impegnata nel più breve tempo possibile a presentare un piano complessivo relativo alla ristrutturazione, ma anche alle prospettive di rilancio. I vertici aziendali hanno inoltre accettato la costituzione di un tavolo di confronto con le istituzioni locali, da tenersi parallelamente a quello di trattativa con le parti sociali.
E proprio i sindacati chiedono a Toti e al sindaco di Genova Marco Doria di far entrare il Governo nella vicenda, sollecitando “una convocazione immediata al ministero dello Sviluppo economico. Il Governo deve far cambiare la decisione aziendale che smantella il core business di un intero settore, ossia quello della ricerca e sviluppo nelle telecomunicazioni”.