8 luglio sciopero nazionale

Ericsson, è di nuovo sciopero: pressing su governo e azienda per nuovo tavolo fotogallery video

Genova. Agg. 13 Una delegazione di lavoratori Ericsson è stata ricevuta in Prefettura e dall’incontro emerge l’impegno a “sollecitare governo ed azienda a convocare un nuovo tavolo presso il Mise”. Domani convocata l’assemblea dei lavoratori, mentre per l’8 luglio è stato indetto lo sciopero nazionale.

Agg.11.30 I lavoratori di Ericsson hanno bloccato la sopraelevata:  “Non c’è più tempo, vogliamo lavoro”. uno dei cori lanciati durante la protesta. Giunti al sesto giorno di protesta i lavoratori hanno preso la decisione dopo che una delegazione ha incontrato il governatore Giovanni Toti che si è impegnato a farsi da tramite nei confronti del Mise. E’ in corso anche un incontro in Prefettura.

Presidio e blocco del traffico in Piazza Dante a Genova, per i lavoratori di Ericsson che protestano per le politiche di licenziamenti messe in atto dalla multinazionale.

I lavoratori, presenti anche le delazioni di altre aziende, chiedono di essere ricevuti in Consiglio Regionale per sapere che cosa è stato fatto dopo che i vertici della multinazionale non si erano seduti al tavolo della trattativa con il Mise.

“Dopo l’ultimo incontro in Prefettura è sceso il silenzio, non sappiamo se e come le istituzioni siano intervenute – spiega Fabio Allegretti – ed è scandaloso che a distanza di una settimana non si sappia ancora la data per il doveroso incontro al Mise. Se c’è una politica industriale in questo paese è ora di fare qualcosa di concreto. A oggi non si può parlare di 150 esuberi senza parlare prima dei progetti di Ericsson a Genova e del futuro di Erzelli – sottolinea poi il sindacalista- Quattro anni fa è stato firmato un accordo di programma che vedeva impegnati i ministeri competenti in prima linea, la regione, e poi come unica azienda Ericsson che, però, negli ultimi anni ha ridotto il personale del 50%”.

Dopo che saranno ricevuti dalla Regione Liguria i lavoratori andranno in Prefettura, per chiedere una nuova data al Ministero. In prefettura si terrà’ un presidio permanente.

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