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Champions League: rigori fatali alla Pro Recco, in finale va lo Jug Dubrovnik fotogallery

I biancocelesti affronteranno lo Szolnoki per il terzo posto

Recco

Recco. Sono necessari i tiri di rigore per decretare la finalista tra Jug e Pro Recco; il tempo regolamentare si conclude sul 10 a 10, mentre i tiri dai cinque metri premiano la formazione di Dubrovnik che con 5 penalty a 4 supera i biancocelesti e stacca il pass per la finale contro l’Olympiacos Pireo che ha superato i magiari dello Szolnoki.

Tempesti, operato per il distacco parziale della retina dell’occhio destro, rimane a casa in convalescenza a guardare il match alla televisione. La Pro Recco fatica per tutto il primo tempo. Mister Pomilio lancia nella mischia Fabio Viola, portiere classe 1996 del vivaio biancoceleste. Davanti a oltre 2 mila persone, l’estremo difensore recchelino mostra carattere e riflessi pronti. Solamente all’inizio subisce qualche tiro di troppo, tradito dall’emozione data da una vasca e da una competizione di così alto prestigio.

Davanti le geometrie faticano a prendere campo e il primo parziale termina 3-1 in favore della formazione croata: il solo Di Fulvio risponde alle marcature dell’ex Jokovic e di Perrone, che realizza una doppietta.

Nel secondo tempo Fatovic porta lo Jug sul +3. Poi esce l’orgoglio dei liguri, Pomilio si fa sentire forte dalla panchina e grazie alla doppietta di Filipovic, più il gol di Figlioli, tutti e tre in superiorità, la Pro agguanta il pareggio. Viola adesso è in partita e in più di un’occasione si rende protagonista.

Lo Jug gioca determinato e i tiratori croati non si fanno pregare per andare al tiro. Nel terzo tempo vanno a bersaglio, in rapida successione, Perrone a uomo in più, Jokovic anch’egli in superiorità, Markovic e Macan. La Pro Recco ha la forza di rialzarsi e con le segnature di Sukno e Pijetlovic torna sotto. Lo score alla fine del terzo parziale recita 8-6 in favore dei rossoblù.

Nel quarto tempo succede di tutto. La Pro Recco mette in acqua tutto l’orgoglio possibile, l’anima e la forza che da sempre spinge le calotte biancocelesti. Viola adesso non ne fa passare una e davanti il sette ligure è cinico e pungente. Segnano Figlioli in superiorità, Jokovic in controfuga, Filipovic. Poi vanno in gol Perrone da una parte e Sukno dall’altra.

Si arriva a dieci secondi dal termine con lo Jug in vantaggio di una rete, Figlioli lancia Di Fulvio, sul quale si fionda Markovic che lo colpisce al volto. Koganov e Margeta decretano la brutalità e il conseguente tiro di rigore che Sukno va a trasformare. Mancano 7 secondi e la Pro pareggia 10 a 10; le lancette scorrono fino all’ultima sirena. Si va ai tiri di rigore. Pomilio richiama Viola in panchina e schiera Pastorino per i tiri dai cinque metri.

Iniziano i croati. Nell’ordine, vanno a bersaglio Perrone, Filipovic, Jokovic, Ivovic, Garcia, Prlainovic. Pastorino para il tiro di Pavlovic, ma Bijac fa lo stesso su Sukno. La serie si chiude con le reti di Pavlovic e Figlioli: 14 a 14, necessari i rigori ad oltranza. Segna Perrone, poi il tiro di Filipovic è parato da Bijac.

In finale va lo Jug Dubrovnik, che nei quarti aveva battuto 8-6 l’Eger. Affronterà l’Olympiacos Pireo, che ha prevalso per 8-7 sullo Szolnoki. Per la Pro Recco c’è la finale per il terzo posto, contro lo Szolnoki che, nei quarti, aveva vinto 7-5 sul Barceloneta. Il panorama della final six, in corso a Budapest, è completato dal successo del Barceloneta per 10-6 sull’Eger nella finale per il quinto posto.

Il tabellino:
Jug Dubrovnik – Pro Recco 15-14 (d.t.r.)
(Parziali: 3-1, 1-3, 4-2, 2-3)
Jug Dubrovnik: Bijan, Macan 1, Fatovic 1, Loncar, Jokovic 3, Garcia Gadea, Markovic 1, Ivankovic, Vrlic, Perrone 4, Benic, Obradovic, Popadic. All. Vjekoslav Kobescak.
Pro Recco: Viola, Di Fulvio 1, Mandic, Figlioli 2, Figari, Pijetlovic 1, Prlainovic, Aicardi, Sukno 3, Filipovic 3, Ivovic, Gitto, Pastorino. All. Amedeo Pomilio.
Arbitri: Margeta e Koganov. Delegati Len: Perisic e Moliner.
Note. Espulso per brutalità Markovic nel quarto tempo. Usciti per tre falli Gitto nel secondo tempo, Benic e Figari nel terzo, Obradovic nel quarto. Superiorità numeriche: Jug 5 su 16, Pro Recco 4 su 13.

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