La posizione

Champagnat, Sogegross: “Ignorata nostra proposta per mantenere posti di lavoro”

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Genova. “Abbiamo avanzato una proposta che non è stata presa in considerazione: non siamo stati invitati al tavolo delle trattative, pur avendo inviato da tempo un’offerta che avrebbe garantito la posizione di tutti i lavoratori coinvolti”. A dirlo è il direttore sviluppo del Gruppo Sogegross Antonio Mantero, parlando della vicenda Champagnat.

“La nostra proposta garantirebbe per tutti i lavoratori dello Champagnat – ha continuato spiegando la posizione dell’azienda – una riassunzione immediata. Siamo consapevoli che un’azienda profondamente radicata nel territorio genovese come il nostro gruppo senta la responsabilità di assicurare ricadute positive per la collettività. Proprio per questo siamo usciti dal naturale riserbo con cui conduciamo abitualmente le nostre trattative private: sono in gioco molti posti di lavoro, in circostanze come queste ognuno deve fare la sua parte”.

“È evidente poi come la richiesta di una variante al Puc per un trasferimento di un’attività già esistente sul territorio, il supermercato Basko, sia sicuramente meno invasiva rispetto al rilascio di una nuova autorizzazione. Inoltre, il trasferimento del punto vendita, rispetto a una nuova apertura, sarebbe meno invasivo anche a livello di impatto trasportistico della viabilità, essendo via Cavallotti una delle strade più trafficate di Genova”.

“Per questi motivi, chiediamo di essere convocati al tavolo delle trattative dei Fratelli Maristi per definire insieme un accordo economico che faccia chiarezza, nella massima trasparenza tra le parti, sul futuro dei lavoratori che hanno diritto ad avere certezze sul prosieguo del loro lavoro” conclude Antonio Mantero. “La nostra società è presente a Genova da quasi cento anni e continua a investire e a credere nella crescita della città. Anche in momenti difficili come questi ha continuato a mantenere l’occupazione. Il quartier generale è fortemente radicato a Genova, diamo lavoro a oltre 2.500 persone, oltre l’indotto che contiamo essere di oltre 1.500 addetti impiegati in piccole attività locali”.

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