Genova. “Con la chiusura dello Champagnat perdiamo un altro pezzo di storia di questa città, svenduta alle logiche della speculazione urbanistica e della grande distribuzione organizzata. Oggi, ancora più di ieri, esprimiamo il massimo sostegno ai 21 lavoratori della struttura che si ritrovano, dalla sera alla mattina, senza un lavoro e senza nessuna garanzia per il futuro”. Lo scrive in una nota Marco De Ferrari, portavoce del M5S in Liguria.
“E ci uniamo agli ‘Orfani dello Champagnat’ che in queste ore hanno chiesto udienza a Papa Francesco per metterlo a conoscenza di quanto sta avvenendo. Qualunque iniziativa in grado di accendere una luce sullo Champagnat va appoggiata e sostenuta. Ognuno è libero di fare le proprie scelte, ci mancherebbe, ma se i maristi hanno deciso di lasciare, garantiscano quantomeno la continuità di servizio del centro sportivo e la ricollocazione di tutti i dipendenti. Lo si deve alla storia di questa palestra, al suo ruolo sportivo, sociale e urbanistico, come argine alla sfrenata corsa a nuovi insediamenti commerciali che metterebbero ulteriormente in ginocchio i piccoli commercianti locali e il precario equilibrio idrologico della nostra città, termina.