Genova. Investimenti. Questa la priorità per Bagni Marina Genovese, la società partecipata del Comune che si occupa di balneazione. Mica facile, vista la situazione critica e in un periodo di tagli alla spesa. Da Tursi, però, arriva la volontà di non dismettere e privatizzare, ma anzi rilanciare l’attività. “Da qui in avanti – ha spiegato oggi in commissione l’assessore Italo Porcile – l’obiettivo è quello di mantenere il servizio pubblico, migliorandolo. A fine settembre ci rivedremo per presentare il piano di sviluppo della società, che ha notevoli margini di miglioramento”.
Il punto sui conti, intanto, è tutt’altro che roseo. “Il bilancio 2015 – ha spiegato il neo presidente Andrea Rivellini – si è chiuso con una perdita di esercizio di circa 19 mila euro, di cui oltre 80 mila euro sono crediti, in parte irrecuperabili, nei confronti di soggetti che nel tempo sono stati sub concessionari di Bagni San Nazaro e di Bagni Scogliera. Abbiamo anche una posizione debitoria rispetto a Tia e Tari, per onorare la quale concorderemo un piano di rientro. Alla luce di questa situazione, è in corso una campagna di contenimento dei costi”.
E certo il meteo quest’anno non sta dando una mano. Gli incassi al 14 giugno ammontano a 573.160 euro contro i 699.256 del 2015. Poi ci sono i Bagni Janua di Vesima, che presentano evidenti aspetti di degrado, dovuti ai danni causati dalle condizioni ambientali su una struttura vecchia, aggravata da una grande carenza di manutenzione. Anche la cucina è stata restituita in pessimo stato dal gestore, contro il quale verrà intentata un’azione civile. Bagni Marina ha promesso che, al massimo entro metà luglio, partirà un servizio di bar tavola fredda.
Sui Bagni Scogliera, si cercherà di intervenire per favorire l’accesso e l’accessibilità dello stabilimento e del ristorante; così pure si individuerà una soluzione, peraltro non semplice, per garantire l’accessibilità ai portatori di handicap. Infine, si cercherà di risolvere il problema delle opere abusive nello stabilimento San Nazaro.