Sestri Levante. Si conclude oggi l’Andersen Festival, che ha già visto sul palco Ambra Angiolini e Neri Marcorè, quest’anno testimonial dell’evento.
Oggi sarà la volta di Cecilia Strada, che con il suo intervento, Passioni Civili, ci porta, dall’esperienza di Emergency, una riflessione sulla realtà dei conflitti moderni: il mondo dei feriti, degli ammalati nelle zone di guerra. E di un paese lontano, oggetto di attacchi ma anche simbolo di possibili esiti positivi, parleranno, alle 19, Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo, in dialogo con Gad Lerner.
La sezione Realtà del mondo della 19° edizione dell’Andersen Festival vede infatti al centro la Tunisia, il paese che con la sua passione ha dato il via alla primavera araba, e si è dotato della Costituzione più avanzata del mondo islamico, meritando, con il suo Quartetto del dialogo, il Nobel per la Pace 2015.
Alle 20.30, un tuffo nella Tunisia dei suoni con uno dei tre maestri gnawa tunisini: Belhassen Mihoub, accompagnato dai Rebis, (la cantante, arabista e francesista Alessandra Ravizza e il chitarrista Andrea Megliola). Il focus sulla Tunisia e sui temi della democrazia e della pace sarà inoltre affrontato dalle 17 al Convento dell’Annunziata.
Conclusione alla Baia del Silenzio all’insegna dell’umorismo e della comicità più coinvolgente con I Pirati dei Caruggi#desbelinity. Si alternano sul palcoscenico, dando vita a uno spettacolo di gag, monologhi, canzoni e personaggi, Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino, Andrea Ceccon.