Genova. “La situazione sta diventando sempre più invivibile per autisti e passeggeri”. Lo dice Marco Marsano del sindacato Orsa, mentre annuncia una nuova protesta del personale di Amt aderente al suo sindacato e al Cub.
Il 30 del mese, in occasione dell’anniversario della forte rivolta che avvenne a Genova proprio in quel giorno del 1960, verranno consegnate a Tursi le tante firme raccolte contro privatizzazioni ed esternalizzazioni. Dalla “carta dei diritti civici genovesi” alla privatizzazione dei servizi pubblici al servizio idrico integrato. Sono questi i temi delle tre delibere per le quali una rete di comitati civici, da quello per l’acqua bene comune ai sindacati di base di Amt, Orsa e Cub Trasporti, hanno dato il via e portato a conclusione questo percorso.
I lavoratori daranno anche vita a un presidio davanti a Tursi per chiedere maggiori garanzie, soprattutto dopo i fatti che si stanno verificando sempre più spesso a Genova, cioè le continue aggressioni nei confronti degli autisti dei bus.
Le ultime due risalgono alle scorse ore, la prima avvenuta al capolinea davanti a Brignole, dove un pregiudicato ha spaccato il naso con una testata all’autista, mentre la seconda in via Fiume. In questo caso una persona ha dato in escandescenza prendendo a calci il bus, guidato da una donna. Poco dopo, però, ha chiesto scusa e quindi non è scattata la denuncia.
“Con l’arrivo del caldo la situazione è destinata a degenerare, visto che abbiamo meno mezzi rispetto all’anno scorso e che in molti di questi non funziona l’aria condizionata – prosegue Marsano – qualcuno starà sicuramente male e alcuni bus prenderanno fuoco. Purtroppo sono previsioni facili da fare”.