Cronaca

Via libera dalla Asl: la Casa di Riposo di Casarza Ligure può aprire

Casa di Risposo di Casarza Ligure

Casarza Ligure. “Finalmente la casa di riposo di Casarza Ligure potrà essere aperta. La nostra Amministrazione comunale ha impegnato più di 100.000 euro per mettere in atto i lavori necessari al completamento e all’adeguamento della struttura e proprio in questi giorni abbiamo ricevuto il via libera da parte dell’Asl. E’ un traguardo atteso e molto importante per la nostra comunità cittadina. Abbiamo lavorato con determinazione per ottenere questo risultato”. E’ quanto hanno reso noto stamane Giovanni Stagnaro, sindaco facente funzioni di Casarza Ligure ed Erica Rovai, assessore ai Servizi Sociali, nel corso di una conferenza stampa.

Stagnaro ha ripercorso la storia della struttura e le tappe che hanno portato al risultato odierno: “La casa di riposo – ha affermato – era stata pensata dall’Amministrazione di Fabrizio Gallo come centro diurno. Ma la dimensione molto piccola (parliamo di 20 posti letto) non avrebbe consentito di far vivere la struttura con gli introiti derivanti dalle rette del centro diurno. In corso d’opera dunque, prima dell’inaugurazione che ebbe comunque luogo a ridosso delle elezioni comunali del 2009, quella Giunta decise di cambiare filosofia e di trasformare la casa in una residenza protetta destinata alle persone parzialmente non autosufficienti. Ma lì – ha proseguito Stagnaro – emersero tutte le difficoltà e le magagne, perché l’edificio non era idoneo rispetto agli standard previsti per accogliere ospiti parzialmente non autosufficienti. Sarebbero serviti, ad esempio, bagni con caratteristiche diverse e un ascensore più grande. Da ultimo, poi, venne fuori che la casa era stata realizzata senza la scala antincendio. E’ stato quindi compito dell’amministrazione guidata da Claudio Muzio e, a partire da luglio 2015, da me in qualità di sindaco facente funzioni, provvedere a mettere in opera gli interventi necessari affinché la struttura potesse essere utilizzata”.

Stagnaro ha quindi concluso: “Ora, grazie a questi lavori, la casa di risposo potrà essere aperta. La Asl 4 ha dato l’autorizzazione senza alcuna prescrizione. L’obiettivo futuro è quello di poterla trasformare in struttura per persone totalmente non autosufficienti. In quel caso occorrerà reperire i fondi per realizzare un ascensore molto più capiente. Il Comune ha autorizzato il gestore, costituito da un’associazione temporanea di impresa che raggruppa quattro cooperative, ad aprirla e a far entrare gli ospiti”.

La Residenza protetta, che si chiamerà “Chiara Luce”, è situata in Via Francolano n. 63A e ha una capacità ricettiva di 20 posti letto per anziani autosufficienti o parzialmente non autosufficienti. Le camere sono sia singole che doppie con bagno privato; sono a disposizione ampi spazi comuni come il soggiorno, i locali per attività occupazionali e di animazione, la palestra, la cucina, gli ambulatori medici e infermieristici. Completa la struttura una propria area verde, dove Ospiti e visitatori possono intrattenersi in libertà e sicurezza. Gli ambienti e gli arredamenti sono caratterizzati da un aspetto elegante e confortevole, e adeguati per la tipologia dell’utenza a cui sono rivolti.

La gestione, affidata alla Cooperativa R. Tassano con esperienza più che ventennale nel settore socio sanitario, prevedrà assistenza qualificata 24h/24, la presenza quotidiana dell’infermiere, il servizio medico ed anche fisioterapico. Il servizio alberghiero comprenderà la ristorazione, l’igiene degli ambienti, la lavanderia e stireria. Il servizio di animazione includerà attività pensate per mantenere e sviluppare capacità e interessi degli Ospiti.

La Residenza sarà una realtà aperta al territorio, l’intenzione è quella di trovare tutte le opportunità per uno scambio vivo e continuo con la realtà locale.

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