La frana di Arenzano un po’ come il Muro di Berlino, smontata pezzo per pezzo e venduta come souvenir. E’ l’ultima provocazione di fronte ad uno smottamento che lo scorso 19 marzo solo per caso non provocò una strage e che da quel giorno rimane immobile a tagliare in due l’Aurelia.
Solo pochi giorni fa la spiaggia libera e una parte della passeggiata sono tornati accessibili, con il Comune che ha spostato il confine dell’area sequestrata a scopo cautelativo. Una buona notizia, che però non basta.
Ieri, invece, sono arrivati ad Anas i permessi da parte di due proprietari (l’area da cui la frana è partita è privata) per effettuare i lavori, mentre il terzo è stato sollecitato a rispondere.
Il prossimo passo dovrebbe essere la messa in posa dei blocchi di calcestruzzo. E poi sarà corsa contro il tempo per evitare che Arenzano perda una parte importante della stagione turistica.