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Treni Genova-Savona, Pastorino: “Un calvario e altri problemi in arrivo in estate”

treno, pendolari

Genova. Un vero travaglio, quello affrontato ogni giorno dai pendolari che si muovono in treno fra Genova e Savona. Treni sovraffollati, porte guaste, corridoi impraticabili per la calca (scendere e salire diventa un’impresa); esauriti i posti a sedere già alla prima fermata, oltre la metà dei passeggeri viaggia in piedi; e poi assidui ritardi, rallentamenti inspiegabili (alla sera, mezz’ora da Brignole a Cornigliano), soste ingiustificate, fermate soppresse a causa del nuovo orario cadenzato. Il servizio passeggeri versa in condizioni disperate.

Questa mattina in consiglio regionale discussa l’interrogazione di Rete a Sinistra in cui si chiedono alla giunta seri e immediati provvedimenti: “lasciate ogni speranza voi che salite, verrebbe da dire, ma c’è poco da scherzare – è la stoccata del consigliere regionale Gianni Pastorino – il calvario va avanti per tutto l’inverno e per buona parte della primavera. Ultimamente la situazione è un po’ migliorata, certo non per merito di Trenitalia: ma semplicemente perché i treni sono meno frequentati. È paradossale: il treno funziona solo quando la gente non lo prende».
Tre i problemi evidenziati da Rete a Sinistra: composizione inadeguata dei convogli (poche carrozze, e del tipo meno capiente), continui ritardi sulla tratta soprattutto in orario serale, taglio delle fermate nelle stazioni di Arenzano, Cogoleto, Varazze per i treni diretti e provenienti da Ventimiglia. Porre rimedio, e presto. «L’assessore Berrino ha riconosciuto che il problema c’è, non si può ignorare, e per prima cosa ha chiesto formalmente a Trenitalia la riprogrammazione dei turni del materiale rotabile – sottolinea Pastorino -; su questo punto siamo soddisfatti, ma le questioni sul tavolo restano ancora moltissime, considerando l’afflusso dei passeggeri che gravitano ogni settimana su questo tragitto”. I numeri riferiti dall’assessore sono da capogiro: ogni settimana 108.000 persone scendono nella stazione di Sampierdarena, 70.000 a Sestri Ponente, 50.000 a Voltri, 25.000 ad Arenzano.

In più è tuttora irrisolto il rapporto fra Trenitalia e Regione. “C’è un problema di autonomia e autorevolezza nei confronti dell’azienda: la giunta dovrebbe valutare un intervento sanzionatorio nei confronti di Trenitalia, se le criticità evidenziate dovessero permanere – sottolinea Pastorino. Del resto Trenitalia ha già ampiamente dimostrato atteggiamenti ostruttivi, a scapito degli accordi e degli impegni presi con la Regione. Questo sistema deve finire: ci auguriamo che la nostra interrogazione e altri provvedimenti analoghi di questi ultimi mesi possano servire».
Anche perché, con l’estate alle porte, si teme una nuova ondata di disagi: «terminate le scuole arriveranno i bagnanti e inizieranno i consueti esodi verso le spiagge – conclude Pastorino -; impensabile affrontare la stagione con questi presupposti”.

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