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Toti fischiato a De Ferrari, ma lui non si scompone: “Era scontato, sindacato interlocutore fondamentale”

corteo nazionale del primo maggio

Genova. “Qualche fischio stamani, in piazza De Ferrari, era scontato. Continuo a ritenere fosse un dovere per il presidente della Regione Liguria andare a salutare la rappresentanza dei lavoratori che hanno scelto la nostra bellissima Genova per la manifestazione nazionale del primo Maggio. Per chi, come me, crede nel dialogo, nella condivisione delle scelte, nella costruzione del futuro attraverso il confronto, i sindacati restano un interlocutore fondamentale”. Lo scrive il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, sulla pagina del suo profilo Facebook.

“Chi rifiuta il confronto e preferisce lo scontro, magari per fini esclusivamente politici – aggiunge il governatore della Liguria – non fa che rafforzare la posizione di chi, nel nostro paese, ritiene un inutile impiccio ogni corpo intermedio e crede che il progresso passi attraverso un decisionismo autoreferenziale, che cancella ogni altro elemento di pensiero: dalle autonomie locali alle rappresentanze sociali. Arrivando sul palco dei sindacati ho constatato, intorno a me che certo non rappresento il mondo politico più affine a certo sindacato, più segnali di condivisone che di contestazione di questo modo di pensare.

Mi auguro – prosegue il presidente Toti – che il sindacato tutto, in questo primo Maggio difficile, in cui si celebra la festa del lavoro in un paese dove la disoccupazione è il primo problema, sappia cogliere l’esigenza del confronto e della costruzione di modelli condivisi e non si lasci trascinare da un antagonismo ideologico fine a se stesso, rappresentato dai fischi e dai petardi uditi oggi. Un atteggiamento – conclude – che danneggerebbe in primo luogo quel lavoro che oggi celebriamo come valore fondante della nostra Repubblica”.

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