Genova. Giacche e camice blu per fingersi impiegati comunali pronte all’uso nella macchina presa a noleggio. Avevano studiato tutto nei minimi dettagli ma non avevano messo in conto la sorte. La vittima prescelta per l’ennesima truffa, un’anziana residente nel quartiere genovese di San martino, era la madre di un poliziotto, molto istruita sul rischio truffe, e, ironia della sorte, neanche sola in casa. Il figlio, di riposo dopo il turno di notte, dormiva infatti in casa della signora.
La vicenda risale a ieri mattina: una donna ha citofonato a casa dell’anziana in Salita Inferiore di Santa Tecla, qualificandosi come addetta del Comune. Una volta aperta la porta di casa, la vittima si è trovata di fronte ad una donna e ad un uomo, che è rimasto in disparte, mentre la complice, mostrando un blocchetto di ricevute fiscali, ha ribadito di essere una dipendente del Comune addetta al controllo dei farmaci e ha chiesto di poter entrare.
L’anziana si è subito insospettita per l’eccessiva insistenza della donna, che le ha chiesto di quali patologie soffrisse e che tipo farmaci assumesse, senza alcun rispetto della privacy. Ha notato inoltre come la stessa indossasse, stranamente, un sottile paio di guanti di filo color carne. I primi sospetti sono stati ulteriormente rafforzati dal tentativo dell’uomo, rimasto fino a quel momento defilato, di entrare furtivamente nell’abitazione. La 75enne a quel punto si è piazzata davanti alla porta bloccando il tentativo del malintenzionato e mettendo in fuga i due.
Che per i due truffatori, con alle spalle anni di truffe ai danni di persona anziane in tutto il nord Italia, quella di ieri non fosse proprio giornata “No” lo si è capito quando la 75enne ha svegliato il figlio, poliziotto della Squadra Volanti che stava riposando in camera dopo il turno di notte. L’agente si è vestito velocemente e, dopo aver allertato il Centro Operativo della Questura, si e lanciato all’inseguimento dei fuggitivi, guidato dalla madre che, come una vera e propria collega di pattuglia del figlio, li ha seguiti con lo sguardo dal balcone.
Nella circostanza, ha notato come la donna, fuggendo, tentasse di cambiare di abito, sbarazzandosi della giacca che indossava ed estraendo una gonna fiorata dai pantaloni, sollevando questi ultimi in modo che non si vedessero da sotto la gonna.
Nonostante ciò, il poliziotto è riuscito a raggiungerli e, con l’aiuto dei colleghi delle volanti, a bloccarli. Gli agenti hanno individuato l’auto utilizzata degli arrestati, una Smart presa a noleggio, trovando all’interno una giacca color verde militare con stellette.
Sono stati inoltre sequestrati il blocchetto di ricevute e i guanti indossati dalla donna, un secondo paio di guanti che l’uomo aveva con sé e un passepartout, utile per aprire la maggior parte delle serrature delle porte interne.
I due truffatori, due nomadi sinti residenti in Piemonte, un uomo di 44 e una donna di 67 anni, entrambi con precedenti di Polizia, sono stati arrestati e saranno giudicati oggi per direttissima.