Genova. “Non servono Toti o Doria, al cittadino serve un piano di emergenza serio ed efficiente, e una prevenzione incendi pubblica e non privata”. E’ il j’accuse a firma Stefano Giordano, Usb dei vigili del fuoco di Genova, all’indomani della nuova emergenza ambientale a San Quirico con lo sversamento di nuovi idrocarburi nel Polcevera.
“Al cittadino serve un sistema di salvaguardia e protezione efficiente basato su risorse serie e non sulla buona volontà dei soliti pompieri – si legge nella nota – le risorse arrivano a singhiozzo dettate dagli eventi e non da un serio programma di investimenti sulla formazione e sulle assunzioni. Rivendichiamo il diritto del soccorso come nel caso di questa notte dove si chiudono distaccamenti come Bolzaneto, intervenuto sul sito insieme ad altre squadre della centrale, con la conseguenza di un abbassamento vertiginoso di risposta al servizio per mancanza di personale”.
Poi l’accento su un altro tasto dolente: “È inaccettabile che nel 2016 i vigili del fuoco operativi non conoscano le aziende ad alto rischio e le difficoltà oggettive di intervento che si possono sviluppare in caso di incidente come nel caso Iplom”.
Infine l’appello: “Chiediamo interventi concreti da parte della politica regionale per iniziare un percorso che tuteli efficacemente la vita del cittadino mediante un serio investimento sulla salvaguardia, protezione, prevenzione e previsione dei rischi del territorio”.