Chiavari. E’ finito il conto alla rovescia e domani si alza il sipario sulla 3° edizione del Festival della Parola di Chiavari. La kermesse dedicata al logos in tutte le sue multiformi manifestazioni, si aprirà ufficialmente alle 9.15, con il Corteo delle Parole, a cura degli studenti delle scuole cittadine.
L’allegra e variopinta sfilata partirà dall’estremo ponente di via Martiri della Liberazione (angolo viale Millo) e percorrerà tutto il “Carrugio dritto” portando allegria e parole, che i ragazzi hanno scelto e che scorteranno sino al Muro del Festival, collocato in piazza Fenice, dove le affideranno all’installazione e dove resteranno visibili al pubblico per i quattro giorni della manifestazione.
La prima giornata darà avvio a tutti i filoni che verranno sviluppati nel corso della manifestazione. Ci saranno gli incontri con gli autori nei caffé letterari della città: Maria Paola Colombo, Anselmo Roveda e Fiammeta Capiteli, Bruno Morchio, Carlo Martigli, Giorgio Pollio. Ci sarà il focus sulla storia con la conversazione fra il giornalista Massimo Bernardini e lo storico Alessandro Barbero. Ci sarà la “commemorazione” dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare, con la rilettura di alcuni discorsi tratti dalle opere più famose.
Ci sarà lo spazio dedicato al personaggio simbolo del festival di quest’anno: Aldo Giuffré, artista a tutto tondo che ha fatto dell’uso della parola la propria ragione di vita, nel cinema, nel teatro, in tv ma anche nei rapporti quotidiani. In omaggio all’attore partenopeo, al Teatro Cantero verrà proiettato il film “Il medico dei pazzi” con Totò. E ci sarà naturalmente l’appuntamento serale, al Teatro Cantero, con un ospite d’eccezione. Il primo giorno l’appuntamento con lo special guest sarà con “Il paroliere” per antonomasia della canzone italiana: Giulio Rapetti Mogol.
Il caleidoscopico contenitore del festival conterrà anche altre piccole e grandi sorprese che il pubblico potrà scoprire nelle diverse location del centro storico di Chiavari, salotto a cielo aperto dove arte, musica, storia e letteratura s’incontrano in nome della Parola.