Eliminare sprechi

Riforma sanità, M5S: “Invece di far entrare i privati, risanare il pubblico”

consiglio regionale liguria

Liguria. “Prima di far entrare altri privati nella sanità ligure, la Regione metta in condizione il pubblico di lavorare in maniera più snella ed efficiente. Di privato all’interno delle strutture pubbliche liguri ce n’è già fin troppo e i risultati non brillano certo né per rapidità nell’erogazioni delle prestazioni, viste le chilometriche liste d’attesa, né per organizzazione e diversificazione dei servizi”.

Lo dice il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Francesco Battistini, nel giorno del tavolo di verifica della riforma sanitaria ligure.
“Si deve lavorare per eliminare tutti gli sprechi, purtroppo anche dovuti agli appalti di beni e alle esternalizzazioni di personale, in modo da investire di più e meglio in ciò che al cittadino serve davvero: diagnosi, supporti e cure – spiega Battistini – Il Libro bianco sino ad ora non ha scritto nulla di nuovo ma, va riconosciuto, ha scattato una fotografia, per certi versi utile anche al lavoro delle opposizioni, sullo stato attuale delle nostre 5 ASL. Certo è che, a volerlo leggere in prospettiva riforma (cosa che ancora nessuno ha fatto), questo lavoro coordinato dall’ARS Liguria e dal dottor Locatelli ci offre già dei dati allarmanti sulla direzione che si vorrà intraprendere”.
“Ad esempio, in chiave esternalizzazioni – fa notare il portavoce M5S – mancano completamente tutti i dati relativi agli appalti di servizi. Abbiamo indicazioni precise sul numero dei dipendenti interni, divisi per categorie, per ogni ASL, ma mancano del tutto i dati relativi al ricorso al privato: alle cooperative ed agli interinali, per intenderci. Non crediamo si tratti di una dimenticanza, troppo grossolana, ma piuttosto di una scelta volontaria per eludere e pilotare, fin da subito, nascondendosi dietro a dei numeri incompleti, una direzione che evidentemente si vuole intraprendere”.
“Noi, come MoVimento Cinque Stelle Liguria – conclude Battistini – presenteremo un’interrogazione scritta per completare i tasselli mancanti, aggiungendo i dati delle esternalizzazioni e, soprattutto, mettendo nero su bianco quanto le nostre ASL pagano di IVA per ogni appalto. Soldi, in tasse, questi, che potrebbero essere risparmiati e investiti in prestazioni”.

 

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