Politica

Regione, botta e riposta in commissione: bagarre sul Piano Casa

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Liguria. “La Giunta Toti dovrà fare marcia indietro su molti punti del Piano Casa. Dopo i rilievi fatti dal Governo, infatti, anche la maggioranza si è finalmente accorta che, questa legge, così com’è stata presentata e approvata, presentava troppe criticità. E magari se il centrodestra ci avesse ascoltato per tempo, avrebbe evitato di fare una figuraccia a livello nazionale. Entrando nello specifico delle critiche arrivate da Roma è soprattutto sui Parchi che la Giunta dovrà correggere la legge” affermano i consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita e Giovanni Lunardon dopo la bagarre in commissione regionale sul Piano Casa.
“Nonostante le dichiarazioni della Giunta e della maggioranza, questa nuova legge urbanistica partorita dal duo Scajola-Toti presenta molti lati oscuri. E a dirlo, ora, non è solo l’opposizione in Consiglio regionale, ma anche il Governo. Il centrodestra dovrà fare marcia indietro su parecchi punti di questo Piano Casa, tanto che ci chiediamo per quale ragione non l’abbia modificato quando i nostri consiglieri regionali avevano sollevato le stesse perplessità in aula. E’ dovuto intervenire il Governo per far capire alla Giunta che questa legge non andava bene. Un’altra dimostrazione della mediocrità di questa maggioranza” concludono.

“Oggi in commissione Ambiente abbiamo avuto la conferma di quello che abbiamo sempre detto e ripetuto sul Piano casa: una legge profondamente sbagliata che porterà una nuova colata di cemento su una regione già fortemente martoriata dalla precedente amministrazione di centrosinistra” afferma Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria.
“E non basteranno tre modifiche che lo stesso assessore Scajola giudica “non rilevanti” per cambiare il giudizio politico su un decreto legge irrispettoso dell’ambiente, del territorio e delle sue perle naturali miracolosamente ancora intatte”.
“Aspettando di entrare nel merito delle modifiche, i primi danni di questo sciagurato DDL sono già visibili nelle Proposte di legge che si intrecciano a doppio filo con il Piano Casa. Un esempio? La Pdl a firma Costa sui sottotetti. Una vera e propria aberrazione dal punto di vista urbanistico – come ha ricordato anche l’architetto Giovanni Spalla – perché viola il principio di unilateralità della tipologia architettonica e urbana in generale. In particolare nei centri storici, norme come queste rischiano di essere devastanti”.
“Già per la prossima Commissione chiederemo che siano audite le principali associazioni urbanistiche del territorio nonché quelle ambientaliste per poter entrare nel merito di una proposta che rischia di trasformare i portici delle città e soprattutto dei nostri caratteristici e suggestivi borghi liguri in un vero e proprio far west, di cui a pagarne le spese sarà il turismo, l’economia sana e, come sempre, i cittadini” conclude Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria.
“Nessun passo indietro da parte della Giunta Toti, i rilievi fatti dal governo sono pura formalità e in nessun modo vanno a contestare o ad eccepire i punti di forza del nuovo Piano Casa. Dal Partito Democratico arrivano solamente strumentalizzazioni, demagogia e tanta rabbia nel vedere che il centro destra amministra, non fa chiacchiere e interviene laddove i cittadini lo richiedono, realizzando ciò che il Pd non è riuscito a fare in dieci anni. Il Piano Casa Burlando – Paita era uno strumento inutile per il territorio. Al contrario, il Piano casa della nostra maggioranza è utile, favorisce la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio, che da Burlando e Paita è stato invece trascurato sotto il profilo della sicurezza idrogeologica”. Lo afferma l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola, rispondendo al comunicato stampa diffuso oggi pomeriggio dal Partito Democratico.
“Nello specifico – aggiunge l’assessore Scajola – è giusto precisare che i fondamentali della riforma del 2015 non sono stati contestati e i rilievi del governo hanno riguardato solo aspetti marginali e di mera procedura. Questi rilievi non impediscono in alcun modo l’applicazione del Piano Casa da parte dei Comuni. Il Piano Casa – prosegue l’assessore – è stato condiviso dal territorio e da più parti sono arrivate proposte costruttive e migliorative della legge. Solamente il Pd, come sempre, si è distinto per non essere stato in grado di proporre miglioramenti che non fossero strumentali e di pura contestazione ideologica. Con senso di responsabilità, non avendo il governo contestato nulla degli elementi fondamentali e sostanziali del Piano Casa, la giunta Toti e la sua maggioranza in maniera chiara, trasparente e compatta recepiscono i rilievi formulati per far sì che questi superino il contenzioso in atto e la legge possa esprimere la propria efficacia sul territorio, come d’altronde sta dimostrando nei fatti attraverso la sua intensa applicazione già in questi primi mesi”.
“Il Piano Casa – ricorda Scajola – costituisce infatti una delle poche fonti di incasso di oneri di urbanizzazione per i Comuni, oltre a garantire attività per i professionisti e le imprese e a costituire un servizio utile ai cittadini. Paita e Lundon – conclude – sono rimasti indietro poiché è dal febbraio scorso che pubblicamente abbiamo affermato che avremmo proceduto al superamento dei rilievi del governo, apportando le correzioni strettamente necessarie”.

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