In commissione

Piano casa, il M5S: “No a modifiche di facciata”, il Pd si astiene su emendamenti ma dice no a testo

piano casa mattoni protesta

Genova. “No a singole modifiche che, di fatto, non cambiano la sostanza del provvedimento. Il Piano Casa di Toti e Scajola va stralciato interamente senza se e senza ma, per fermare una volta per tutte la devastazione del territorio ligure”. Così il M5S commenta le proposte di modifica al Piano Casa che sono state portate questa mattina in commissione regionale dall’assessore all’Urbanistica Marco Scajola. Per il M5S si tratta di  “modifiche di facciata il cui unico senso è quello di aggirare i profili di incostituzionalità sollevati da Roma”. “Rilanciare l’economia edilizia della Regione Liguria è una priorità anche per noi ma non a scapito di un territorio già fortemente cementificato e, conseguentemente, fragile dal punto di vista del dissesto idrogeologico” dicono i consiglieri regionali del M5S.  Sulla stessa linea fortemente critica anche il Pd che tuttavia in commissione si è astenuto rispetto alle modifiche proposte “visto che rappresentano degli interventi migliorativi rispetto alle aree protette, che sono stati suggeriti dall’Esecutivo” spiegano i consiglieri regionali Raffaella Paita e Giovanni Lunardon. “Abbiamo però votato contro il testo della legge, perché per noi resta profondamente sbagliata per tante ragioni fra cui il suo carattere perenne”. Per i consiglieri del Pd il fatto che solo 33 Comuni su 235 abbiano posto dei limiti al piano casa della Regione non dovrebbe “cantare vittoria visto che tra le amministrazioni dissidenti, oltre al capoluogo ci sono i principali comuni costieri che dove vivono i due terzi degli abitanti della Liguria”. Non solo: “Su 235 Comuni liguri – dicono Paita e Lunardon – 183 sono sotto i 5000 abitanti e 99 sotto i mille: quindi molti non dispongono neppure di un ufficio tecnico che possa sbrigare le pratiche necessarie a chiedere l’esclusione dell’applicazione del Piano Casa ad alcune porzioni del territorio”.

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