Disastro ambientale

Petrolio nel Polcevera, la Iplom si ferma: da oggi cassa integrazione per i lavoratori fotogallery

Un provvedimento necessario per fare luce su cause e responsabilità del disastro ambientale

Genova. Dopo il grosso sversamento di greggio nel Polcevera per via di una rottura, da ieri la raffineria Iplom di
Busalla è spenta. Si è infatti conclusa l’articolata procedura per fermare l’impianto, iniziata il 25 aprile in seguito. Lo stop dell’impianto è conseguenza del sequestro della condotta da cui è uscito il greggio lo scorso 17 aprile.

Un provvedimento necessario per fare luce su cause e responsabilità del disastro ambientale e che di fatto impedisce alla raffineria di rifornirsi di greggio da raffinare.

Per questo l’azienda della famiglia Profumo ha richiesto e ottenuto la cassa integrazione a rotazione e a zero ore di 240 dei 252 dipendenti Iplom. Gli altri 12 dipendenti saranno utilizzati per operazioni marginali nel deposito di Fegino e al porto petroli di Multedo.

I sindacati di categoria hanno ottenuto che durante la “cassa”, che inizia oggi e dovrebbe durare 13 settimane, restino operative squadre di emergenza maggiorate composte non da 4 ma da 7 lavoratori. I dipendenti in cassa integrazione a zero ore riceveranno metà introiti dalla cassa e metà dal loro stipendio. I lavoratori Iplom sono inquadrati con il contratto del petrolio.

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