Un’altra aggressione omofoba a Genova, avvenuta tra venerdì e sabato scorso. A denunciarlo è l’Arcigay: “questa volta un gruppo di ragazzi è stato aggredito verbalmente nei luoghi della movida del centro storico e uno di loro, 19 anni, dopo aver risposto alle offese, è stato attaccato e percosso. Dopo l’aggressione avvenuta al capolinea dell’autobus di piazza Caricamento l’estate scorsa e la recente aggressione di Sampierdarena, arriviamo al terzo grave atto di omofobia in meno di un anno”.
“È venuto il momento di interrogarci – spiega il presidente Claudio Tosi – su come sia realmente l’omofobia in questa città. Genova è sicuramente una città inclusiva, ma ne stiamo scoprendo i limiti. Proprio in questi giorni stiamo per inaugurare un Festival sull’omosessualità. Sarà questa la nostra risposta: cultura e investimento sulla società per la costruzione di un futuro migliore”.
E l’episodio riporta al dibattito sulla necessità di una legge specifica. “Il ripetersi di preoccupanti episodi in tutto il Paese – interviene Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay – rende ancora più urgente la necessità di dotarsi di una legge contro l’omofobia, sbloccando la proposta di legge ferma da centinaia di giorni in Senato. Nella conferenza di fine anno del 2015, il Presidente del Consiglio Renzi aveva dichiarato che il 2016 sarebbe stato l’anno delle unioni civili e della legge contro l’omofobia: è il caso di ricordare al Governo e al Parlamento questo impegno”.