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“No all’ordinanza anti vespe”, passa la mozione contro la giunta che però ribadisce: “Provvedimento prima dell’estate”

La gran parte del consiglio chiede un "piano complessivo" per la riduzione dello smog. Tursi: "Ci sarà anche quello, ma ordinanza resta"

Raduno vespe

Genova. Giunta Doria di nuovo sotto oggi pomeriggio in consiglio comunale sulla mozione trasversale che chiede a sindaco e giunta di portare in consiglio comunale un piano globale di riduzione dell’inquinamento “che incida su ogni fonte presente sul territorio” e che chiede inoltre di “affidare a tale piano i provvedimenti sul traffico privato evitando lo strumento dell’ordinanza per la quale non paiono ricorrere gli estremi dell’assoluta urgenza”.

La mozione passa con 31 sì, compreso quello della consigliera di Lista Doria Clizia Nicolella, che ne era fra l’altro firmataria, e 6 no (gli altri consiglieri della lista Doria e il consigliere di Sel Chessa). Ma la giunta non cambia idea: “Presenteremo il piano, che è praticamente pronto e necessita solo di qualche aggiustamento – dice l’assessore comunale all’ambiente Italo Porcile, ma l’ordinanza ci sarà ed entrerà in vigore contestualmente al piano che passerà in consiglio comunale”. Sui tempi però è probabile qualche slittamento: “Probabilmente  non sarà a inizio giugno per una questione di tempi tecnici, ma confido che possa entrare in vigore per l’inizio dell’estate.

Nella sua ultima versione l’ordinanza prevede il divieto di circolazione per le auto euro 0 ed euro 1 e le moto euro 0 a due tempi in un’area che include gran parte del centro cittadino in fasce orarie determinate, vale a dire dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19. Nessuna deroga per le Vespe a due tempi, che potranno circolare solo se iscritte (lo stesso vale anche per le auto) ai registri dei veicoli storici. Tursi ha anche previsto deroghe in ambito sanitario per il trasporto di disabili o pazienti che debbano essere sottoposti a terapie per le cure di malattie gravi, per visite mediche programmate o le dimissioni ospedaliere dietro certificazione medica. La seconda e la terza fase, che coinvolgeranno rispettivamente prima le auto e le moto a due tempi euro 1 e poi le auto euro 2, entreranno in vigore scaglionate di due mesi, ma con una novità: le auto euro 1 saranno vietate nelle fasce orarie su tutto il territorio cittadino e non solo nell’area del centro. La zona coinvolta va dalla Foce al Polcevera con esclusione della circovallazione a monte e della sopraelevata.

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