No alla rotonda

La “rotonda dei tonni suicidi”, per il presidente del municipio è una “c…ta pazzesca” fotogallery

La bocciatura dell'opera prende forma con il richiamo a una frase di Fantozzi. La giratoria fa parte del progetto dei Por, finanziato dall'Europa, dice Gianelli, ma "Nessuno ci aveva informati di questo intervento artistico. In questo contesto l'opera è di cattivo gusto".

Genova. La “rotonda dei tonni suicidi” e’ una c….ta pazzesca. Il Presidente del Municipio Media Valbisagno usa una parafrasi per citare la frase di Fantozzi davanti alla proiezione della “corazzata Potemkin” ma il riferimento è chiaro. L’opera che non piace ai suoi concittadini, lascia molto perplesso anche Agostino Gianelli.

“Credo che sia una bella opera, ma collocata nel contesto sbagliato e quindi di cattivo gusto. Questi tonni sarebbe bene che fossero messi altrove. Non dico che sia un’opera da buttare ma dovrebbe andare altrove, in una zona di mare, magari in Corso Italia”. Anche per il municipio, come per i cittadini, questa rotatoria, o meglio, il contenuto artistico della rotonda e’ stato una sorpresa, visto che, a differenza del grande elefante, tolto poi dal progetto, l’iconografia della rotonda non era stato spiegato da nessuna parte.

“Noi non abbiamo accettato l’opera ma prendiamo atto che questa fa parte di un progetto complessivo di riqualificazione della zona di Molassana. Un’operazione che prevede una nuovo viabilità, marciapiedi rimessi a nuovo e parcheggi. Io trovo di cattivo gusto quest’opera ma non abbiamo potuto metterci becco – prosegue Gianelli – in quanto l’abbiamo vista solo alla fine”.

Fermare questa rotonda, spiega il presidente, avrebbe messo in discussione anche tutto il processo del Por, nato oltre 10 anni fa e che prevede fondi europei consistenti per la riqualificazione del quartiere. “Io sono uno che di arte se ne intende poco – sottolinea Gianelli – ma se un architetto mi dice che quest’opera è stata programmata anche per prendere finanziamenti dalla comunità europea ne prendo atto”.

Qualche rassicurazione, invece, arriva sul fronte della sicurezza stradale, denunciata da molti sui social network. “Questa rotonda, per diventare pericolosa, deve essere affrontata a una velocità ben superiore a quella ammessa dal codice della strada – spiega Gianelli – e credo che non ci siano pericoli per la viabilità”.

Intanto dai cittadini, sopratutto attraverso i social network, si fa sempre più pressante la richiesta di una modifica a questa rotatoria, anche attraverso la raccolta di firme. Modifiche alle quali è favorevole anche il presidente di Municipio che spera di poter intervenire sull’opera, come già era stato fatto per bloccare la realizzazione di un elefantino sul ponte davanti al torrente Geirato.

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