Genova. Sarà pubblicato sul sito del Comune di Genova entro qualche settimana, comunque entro giugno, il bando di manifestazione di interesse finalizzato alla ricerca di un partner industriale per Amiu. E anche se Tursi, di suo, avrebbe già scelto la partnership con Iren, per evitare i ricorsi di potenziali concorrenti gli uffici legali si sono tutelati con un bando di manifestazione di interesse. Anche perché ci sarebbero altre multiutility potenzialmente interessate ad Amiu o, quantomeno, a intralciare la ‘scalata’ di Iren. Si tratta della bresciana A2A, dell’azienda bolognese Hera e della francese Veolia. Il percorso è quindi questo: nelle prossime settimane arriverà la proposta formale di Iren di aggregrazione a cui Tursi risponderà con il bando di manifestazione di interesse.
Rispetto ad Iren, secondo quanto trapela, il pacchetto di controllo sarebbe tra il 50,1% al 60% ma il capogruppo a Tursi della lista Doria (nonché consigliere metropolitano con delega di Rifiuti) Enrico Pignone frena: “Non è possibile definirlo a priori, visto che saranno le aziende a formulare le proposte che tuttavia dovranno soprattutto essere legate al piano industriale di Amiu per la realizzazione degli impianti che intendiamo realizzare in direzione di un’economia circolare”.
In pratica, la quota azionaria del partner privato, dipenderà, da quanto conferirà in aumento di capitale rispetto al valore di Amiu: il conferimento potrebbe essere tutto o in parte in impianti. Iren in pratica o sceglierà di costruire gli impianti a Genova e potrebbe conferire ad Amiu impianti che già possiede fuori Liguria consentendo ad Amiu “uscire” industrialmente fuori regione. Il prezzo di tutto questo sarebbe però un’Amiu non più a maggioranza pubblica.
Cosa deciderà il consiglio comunale di Tursi? E’ tutto da vedere. Quello che sembra chiaro è che la sala rossa sarà coinvolta solo in una fase successiva. Una voltà cioè che la Giunta e gli uffici avranno esaminato le offerte e scelto il potenziale partner il consiglio comunale sarà chiamato a ratificare o meno la decisione sulla nuova composizione societaria.