Incredibile harakiri della Ronchese, il Varazze torna in Promozione
Ronchese-Forza e Coraggio si giocheranno l'ultimo posto valido per salire di categoria

Genova. Quando i giocatori del Varazze corrono ad abbracciare il loro portiere, ci viene spontaneo chiederci: “ma siamo al Ferrando di Genova Cornigliano, oppure all’ Atatürk Olimpiyat Stadyumu di Instanbul? E i giocatori in campo, sono quelli di Ronchese e Varazze, oppure quelli di Milan e Liverpool?”.
Insomma, un epilogo del genere (i rivieraschi che rimontano tre goal ai valligiani e poi li puniscono alla lotteria dei calci di rigore), non può non richiamare alla memoria la finale della Uefa Champions League del 2004/05, quando i rossoneri furono sconfitti, in modo rocambolesco, dai “Reds” d’Oltremanica, portando alla gloria il loro “goalkeeper”, Jerzy Dudek , emulo del suo predecessore, Bruce Grobbelaar, protagonista indiscusso di un’altra finale (1984) fra lo stesso Liverpool e la Roma.
Ma torniamo coi piedi per terra e parliamo del “nostro” calcio, quello dilettantistico, scrivendo le formazioni scese in campo, agli ordine del signor Valentini di La Spezia.
Varazze: Provato, Vanoli, Rebagliati, Camogli, Dalpiaz, Gagliardi, Damonte, Colombi, Piovesan, Vallerga, Grabinski
Ronchese: Orzo, Ferrando, Repetto, Moscamora, Macciò, Staffiero, Rossi, Ratto, Morando Nicola, Albrieux, Cinardo
Pronti via e al 7° i valligiani sono già in vantaggio con Ratto, che di testa incorna a rete una palla riveniente da calcio d’angolo.
Passano solo altri quindici minuti e al 22° Davide Rossi raddoppia per la Ronchese.
Si va al riposo sul 2-0, sapendo che, chi porta a casa la vittoria, va a giocarsi la finale, ma in effetti deve sentirsi già promosso, in quanto i posti per salire in Promozione sono tre.
Il tris della Ronchese arriva al 60° e chi lo cala in tavola è ancora Davide Rossi, illudendo i tifosi al seguito di aver chiuso il match.
Non la pensa così Piovesan, che – al 63° – su punizione accorcia le distanze, riaprendo teoricamente i giochi e facendolo poi concretamente una ventina di minuti dopo, quando – all’82° – il direttore di gara assegna un penalty ai varazzini, per uno scontro in area fra Macciò e Damonte.
Ci vogliono tre minuti, per le proteste, prima che lo stesso Piovesan possa prendersi la responsabilità di trasformarlo, dando la svolta alla partita.
Già, perché da lì a poco arriva il 3-3, realizzato di testa da quell’eterno campione che è Grabinski.
Si va ai supplementari, dopo due occasioni per Roggerone e una per Vallerga e anche qui fioccano le occasioni da entrambe le parti… proviamo a elencarle:
Al 93° Grabinski colpisce un clamoroso palo da fuori area.
Al 96° il Varazze resta in dieci, per l’espulsione di Zecca.
Al 107° Albrieux la mette fuori di poco dal limite.
Al 108° Roggerone sfiora 4-3.
Al 109° miracolo di Provato su Morando dai 30 metri
Si arriva al 120°… bisogna risolverla ai calci di rigore.
Questa la spettacolare sequenza:
Grabinski goal 4-3
Albrieux parata con deviazione sul palo
Vallerga goal
Morando palo
Dalpiaz goal
Roggerone goal
Provato (il portiere!) goal, ecco perché – ad inizio cronaca – lo abbiamo, un po’ scherzosamente (ma non troppo) paragonato a Jerzy Dudek e Bruce Grobbelaar.
Finisce dunque 7-4 una delle partite più spettacolari di tutta l’annata… il Varazze va meritatamente in Promozione, ma la Ronchese ci può ancora giustamente sperare… sarà la “finalina” per il 3°/4° posto (con gli spezzini del Forza e Coraggio) a decidere chi farà compagnia a Varazze e Campese.