Spiagge pulite

Genova ripulisce le sue spiagge a km 0, in campo anche i lvoratori dell’Ilva e i migranti

L'operazione si è estesa a corso Italia

Genova. Genova riconquista le sue “spiagge a km 0”, il litorale urbano più vicino alla città che permette di prendere un’ora di sole anche durante la pura pranzo dell’ufficio. A dare il via all’iniziativa di pulizia delle spiagge libere cittadine, dopo Boccadasse, lo scorso anno, ora l’operazione si è estesa a tutto Corso italia, l’associazione “riprendiamoci Genova” che ha coinvolto municipio, esercizi commerciali e associazioni del territorio.

“La prima fase della pulizia spiagge ha riguardato la spiaggia libera di Punta Vagno – spiega Elisa Mangini, dell’associazione – dopodiché puliremo San Giuliano e, infine ritorneremo a Boccadasse. che avevamo già ripulito lo scorso anno. Ovviamente questo progetto, che nasce per sensibilizzare l’amore è il rispetto per le nostre spiagge cittadine, unirà agli interventi di pulizia anche quelli ludici e di puro divertimento”.

Ad accogliere con grande favore l’iniziativa l’associazione sportiva Dario Schenone, la più grande tra quelle che hanno trovato sede a Punta Vagno “Noi siamo un vero avamposto – mspiega il vicepresidente Aurelio Francese – anche perché questa è la prima spiaggia accessibile per chi arriva dalla città. La vorremmo rendere più vivibile per superare il degrado che ci circonda”.

A rimboccarci le maniche, quindi, oltre ai volontari delle associazioni e ai tecnici del municipio, anche i lavoratori socialmente utili di ilva e i ragazzi richiedenti asilo che operano nelle attività di integrazione proposte dalle istituzioni. “Abbiamo accolto con favore questo progetto – ha spiegato il Presidente del Municipio, Alessandro Morgante – e siamo qui, in forze, per rendere più fruibile ai cittadini questa spiaggia che è molto frequentata e che vogliamo resti pulita e a disposizione dei cittadini”.

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