Ancora nero

Fegino, la terra ‘risputa il petrolio. Gli abitanti: “Emergenza tutt’altro che finita”

Genova. Emergenza tutt’altro che finita a Fegino in Valpolcevera a poco più di due settimane dallo sversamento provocato dalla rottura di un tubo dell’oleodotto Iplom. “Oggi in via Pianego la puzza era insopportabile” denuncia un abitante delle zona.

“Devo stare chiuso in casa da tutto il giorno” gli fa eco un vicino. E le foto pubblicate sulla pagina Facebook Borzoli e Fegino terre di mezzo mostrano come la situazione sia tutt’altro che risolta. “Il problema – dice Angelo Spanò dei Verdi – è che il Pianego scorre per un tratto sotterraneo” e da lì probabilmente pesca il petrolio di cui è intriso il terreno che quindi ‘riemerge’ poco più a valle.

“Stanno scavando – spiega Antonella Marras portavoce del comitato – ma sotto è ancora tutto nero. In più l’acqua con cui lavano le sponde del rio poi non penetra sotto terra con tutta la schifezza che ha raccolto?”

(foto Davide Rossi)

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