Genova. E’ cominciato questa mattina intorno alle 11 il taglio da parte dei tecnici del tubo Iplom esploso la sera del del 17 aprile a Fegino causando lo sversamento di oltre 600 mila litri di greggio nel Pianego, e da lì nel Fegino e del torrente Polcevera.
Le prescrizioni imposte dai consulenti della procura prevedono un taglio, che avviene per sezioni, di 30 metri, 15 sopra e 15 sotto il punto di rottura. Le sezioni del tubo vengono via via portate in un laboratorio di analisi dell’Università di Genova dove verranno esaminate da un docente esperto in metallurgia e corrosioni che analizzerà lo stato del materiale, lo spessore e la protezione.
Terminata questa fase, la Iplom potrà sistemare la nuova conduttura, ma prima di riattivare l’impianto, in ogni caso, dovrà essere completata anche la manutenzione degli altri 22 punti critici individuati dai consulenti del pm Walter Cotugno, che indaga per disastro ambientale e si dovrà procedere a un collaudo di tutto l’impianto.
Nel frattempo, sul rio Pianego, come si vede dalle foto, dopo le piogge dei giorni scorsi il letto del rio Pianego è ricoperto nuovamente da una melma mista
petrolio. E il piano di bonifica non è ancora stato presentato.