Genova. Sciopero ad oltranza di un’ora per reparto in Ansaldo Energia a partire da domani mattina. Lo ha deciso la Fiom Cgil di Genova che risponde così alla decisione dell’azienda di ridurre e rendere più difficile il conseguimento del premio di produzione.
“L’azienda ci ha presentato una proposta inaccettabile – spiega il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – che riduce di circa mille euro l’anno il premio di produzione e legandolo al valore dell’Ebit lo rende più difficile da conseguire. E’ assurdo che in un’azienda che funziona ed è tutt’altro che in crisi, basti pensare alla commessa dai 600 milioni in Omam e agli investimenti su Genova da 65 milioni, si riducano il salario e i diritti”. Inoltre, la “seconda parte del premio di produzione è legato alla presenza in azienda, occorre essere presenti sempre e questo viola i diritti dei lavoratori come quello dell’allattamento e della 104 per l’assistenza ai parenti disabili. L’anno scorso in un referendum indetto unitariamente da Fiom, Fim e Uilm, i lavoratori avevano già respinto al mittente questo tentativo di ledere i diritti, e ora ci viene riproposto sotto una veste diversa”.
“Vogliamo capire cosa c’è sotto a questo atteggiamento – aggiunge Federico Grondona, delegato rsu Fiom – perché negli ultimi 15 anni in Ansando Energia ci sono sempre state buone relazioni sindacali, ma da due anni l’azienda è quasi per la metà di proprietà di Shanghai Electric e questi rapporti stanno profondamente cambiando. Sono tre mesi che ci continuano a proporre questa bozza di accordo non muovendosi di un millimetro o addirittura peggiorandola, visto che nell’ultima versione ci viene addirittura detto che un aumento del contratto nazionale sarà scalato dal premio di produzione”.
Lo sciopero è articolato su un’ora per ciascun reparto con presidio davanti alle portinerie a partire dalle 8 di domani mattina.