Tre ore di requisitoria e una richiesta di 2 anni e 8 mesi di reclusione. E’ quanto, secondo la Procura di Genova, Raffaella Paita dovrebbe scontare per i fatti dell’alluvione del 9 ottobre 2014. L’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale ed ex assessore della giunta Burlando è accusata di omicidio colposo per la morte dell’ex infermiere Antonio Campanella e di disastro colposo.
A Paita e all’ex dirigente della protezione civile Gabriella Minervini i pm Patrizia Ciccarese e Gabriella Dotto contestano di avere ignorato i bollettini meteo dell’Arpal, che già dal giorno prima dell’alluvione parlavano di situazione critica, e di avere sottovalutato le numerose segnalazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine delle esondazioni di alcuni rii nel corso della giornata del 9.
Secondo l’accusa, inoltre, Paita e Minervini erano consapevoli di una complessiva situazione di criticità e di compromissione del territorio. Ma, nonostante tutti questi segnali, per i magistrati non diramarono l’allerta meteo così, di fatto, ritardando la macchina dei soccorsi e della gestione dell’emergenza.
All’udienza precedente Paita ha chiesto di essere processata con rito abbreviato e la sentenza potrebbe arrivare entro l’estate. Minervini, invece, ha scelto il rito ordinario e alla stessa data il gup Ferdinando Baldini deciderà se rinviarla a giudizio o proscioglierla.