Genova. Nell’ambito dei lavori per costruire il Terzo Valico, “in Val Varenna sarà costruito un ponte in cambio del passaggio di altri 100 camion che portano gli scavi amiantiferi del consorzio Cociv”. Lo denuncia il capogruppo FdS
in consiglio comunale a Genova Antonio Bruno in un comunicato stampa.
“Come gli scopritori del Nuovo Mondo portavano specchietti agli indigeni per sottrarre loro l’oro – dichiara Bruno – Cociv e cavatori tentano così di avere il consenso degli abitanti, ma spero che questo non ci sia. Non posso che esprimere la mia contrarietà allo scambio immorale che viene proposto agli abitanti della Val Varenna. Viene annunciato l’aumento del numero dei camion autorizzati a sversare nella cava Pinadicarlo, dagli attuali 13 a 24, per circa cento transiti giornalieri, per una durata prevista dei lavori di 4 anni, con circa 220.000 metri quadrati ogni anno di materiale portato in valle, che arriva dalla Valpolcevera, materiale pieno di vene amiantifere, dai cantieri Cociv della Tav genovese”.
“In cambio gli abitanti vengono imboniti con la costruzione di un ponte, che dovrebbe attraversare il torrente Varenna in prossimità della cava Pian di Carlo, utile agli abitanti della zona – aggiunge Bruno – Un’opera resasi necessaria dopo l’alluvione e già descritta nel piano di bacino, è attesa dagli abitanti da circa vent’anni”.