Genova. “Le righe blu per la sosta lungo la pista di pattinaggio di Albaro saranno cancellate”. Lo ha detto in aula il vicesindaco di Genova Stefano Bernini rispondendo ad un articolo 55 sollecitato da diversi consiglieri comunali dopo che ieri lungo l’anello della pista di pattinaggio dello stadio di Albaro sono stati disegnati in blu stalli e corsie di accesso.
“E’ vero che c’era un problema di accesso non regolato in quell’area tanto che avevo inviato un mio tecnico per un sopralluogo che aveva scritto una lettera al liquidatore di Stadio di Albaro, chiarendo che era possibile in base alla convenzione, regolare gli access. Loro, dopo qualche giorno ci avevano inviato uno schema spiegando come avrebbero operato. Peccato che gli stalli che sono stati disegnati sul lato più stretto dell’anello, non erano previsti in quello schema, oltre ad essere illegittimi”.
La convenzione, firmata dalla prima giunta Pericu, infatti “prevede che la pista di pattinaggio, che non è più omologata e quindi non è più da considerare come impianto sportivo, sia fruibile dal pubblico” ha spiegato Bernini.
Il vicesindaco ha chiarito anche che ad oggi l’unico referente del Comune è il commissario liquidatore “che ha avviato un percorso trasferisca l’azienda a un imprenditore con la convezione che è stata sottoscritta e anche con le varie società sportive che stanno dentro”. L’imprenditore in questione è Marco Pedrelli che oggi, dopo il polverone sollevato dagli abitanti di Albaro e gli articoli di stampa, è intervenuto per dire la sua chiarendo che “la decisione di riservare uno spazio ridotto (lato est dell’impianto) al transito e alla sosta dei veicoli e il restante (lato ovest e lato nord, molto più ampio) all’esclusivo accesso pedonale risponde all’ esigenza di garantire la sicurezza dei fruitori” ma che comunque sono pronti a mettersi “a disposizione del Comune e delle istituzioni locali, per ogni chiarimento, suggerimento o altra proposta volta a salvaguardare la sicurezza dei frequentatori dello stadio”.
“La convenzione prevedeva accessi regolati – ha ribadito il vicesindaco – e su questo non possiamo fare molto, ma le aree di sosta dentro l’anello della pista non devono esserci”.
Intanto alle 17 gli abitanti di Albaro invaderano pacificamente la pista con passeggini, biciclette, pattini e gessetti colorati per riappropriarsi dell’area, affinché resti fruibile da tutti.