Santa Margherita Ligure. Per il terzo anno consecutivo la Tasi rimane a zero, mentre vengono confermate le aliquote Tari dell’anno scorso (con lo scarto dello 0,01%) che avevano portato un risparmio per i cittadini di oltre 300 mila euro.
I provvedimenti sono stati votati ieri in Consiglio Comunale, chiamato ad approvare il bilancio di previsione, le aliquote e recepire le indicazioni nazionali riguardo all’Imu. Il Bilancio di previsione per il 2016 si chiude a 61.680.535,21: tra le voci gli oltre 36 milioni e mezzo di euro di entrate alla voce “alienazioni e trasferimenti capitale” di cui 33 milioni del finanziamento statale per la realizzazione dello scolmatore tra i torrenti San Siro e Magistrato; mentre le spese complessive, tra correnti e in conto capitale, ammontano a circa a 58 milioni di euro (anche in questa cifra è stato inserito in uscita il finanziamento).
Per quanto riguarda l’Imu, a seguito delle nuove norme statali – più restrittive e penalizzanti rispetto ai provvedimenti varati dall’Amministrazione comunale – il Consiglio Comunale ha recepito, adempiendo a un obbligo di legge, le nuove regole modificando il regolamento della Iuc.
Alla luce di ciò ecco le aliquote e i termini di pagamenti:
Imu (scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre) con aliquota 1,06 per cento (dieci virgola sei per mille) come aliquota base, valida nella generalità delle fattispecie impositive, con varie eccezioni.
Ad esempio 0,3 per cento (tre per mille) da applicare alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale e relative pertinenze, con detrazione di 200 euro classificate nella categoria catastale A1 – A8 e A9; aliquota 0,66 per cento (sei virgola sei per mille) per le abitazioni concesse in locazione a soggetti residenti in tale unità immobiliare, con contratto registrato 4+4 oppure 3+2; aliquota 0,46 per cento (quattro virgola sei per mille) per le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta fino al primo grado e collaterali di secondo grado, ove gli stessi hanno stabilito la propria residenza, a condizione che vi sia la dimora abituale oltre l’abbattimento della base imponibile del 50% se ricorrono le condizioni previste dalla norma richiamata dall’art. 1 comma 10 della Legge 208/2015 e previa presentazione della dichiarazione che attesta il possesso dei requisiti; aliquota 0,76 per cento (sette virgola sei per mille) per le unità immobiliari delle categorie catastali D2, D3, D6, D8, A10, C1, C2 e C3 a condizione che il proprietario, persona fisica o giuridica, sia anche il titolare della attività economica svolta in tale unità immobiliare oppure costituisca la maggioranza dei soci della società che conduce l’attività commerciale in esso svolta. Per le unità censite in D2 è necessario inoltre che tale unità non rimanga chiusa per più di 90 giorni all’anno. L’agevolazione sarà concessa solo a seguito di autocertificazione attestante la sussistenza dei requisiti, da presentarsi a pena di decadenza dal beneficio entro il 31 gennaio dell’anno successivo;
Aliquota 0,86 per cento (otto virgola sei per mille) per le categorie catastali C1 – C2 e C3 locate con contratto registrato 6+6 o ultranovennale; aliquota 0,96 per cento (nove virgola sei per mille) per le aree fabbricabili e le unità immobiliari censite in categoria C, esclusi quelli ricadenti nei punti 4) e 5) e esclusi quelli adibiti a pertinenza delle abitazioni di residenza; aliquota 0,56 per cento (cinque virgola sei per mille) per le abitazioni locate tramite intervento dell’Agenzia Sociale per la Casa
“Si tratta del primo bilancio redatto in ossequio ai sensi dell’armonizzazione contabile – spiega l’Assessore al Bilancio Valerio Costa – quindi modificato rispetto ai precedenti nella forma e nella compilazione. Proprio per questo motivo il lavoro svolto dagli uffici e dai membri della Maggioranza è stato particolarmente attento e impegnativo poiché questi nuovi presupposti contabili hanno spostato il focus dal principio di cassa al principio della competenza potenziata”.
“Come lo scorso anno, anche quest’anno, la nostra Amministrazione ha manifestato attenzione ai Cittadini – conclude il Sindaco Paolo Donadoni – anzitutto limitando al minimo l’aggravio fiscale cercando tuttavia di salvaguardare la quantità e la qualità dei servizi. Siamo tra i pochissimi comuni in cui la Tasi è a zero”.