Recco. Un mese per trovare 2 mila euro e far conoscere a tutti la storia della scuola di Villa Palme a Recco. Il countdown è iniziato: dopo la presentazione a febbraio, oggi è partita ufficialmente sulla piattaforma Eppela, la campagna di crowdfunding, lanciata dai ragazzi della 3P dell’Istituto Comprensivo Bogliasco Pieve Sori, per la realizzazione del video sulla scuola speciale che accoglieva i ragazzi ebrei fuggiti dalla Germania, poi chiusa nel 1939 con l’introduzione delle leggi razziali.
Gli studenti hanno visitato l’edificio, hanno intervistato, in inglese, Constance, la figlia dei coniugi Weil, fondatori della scuola, a pochi mesi dalla sua morte, avvenuta a New York. Come veri reporter hanno scritto i testi, basandosi sui documenti di archivio e hanno effettuato delle riprese con un drone.
Ora hanno bisogno, entro il 7 maggio, di 2mila euro per mettere insieme e valorizzare il materiale raccolto. Se raccoglieranno la metà della cifra richiesta (1000 euro), riceveranno la restante parte da Fastweb, sulla base del protocollo FastUP School.
“Vogliamo provare a capire come si sentivano i ragazzi e le ragazze di Villa Palme – spiegano gli studenti – avevano la nostra stessa età ed erano stati costretti ad abbandonare il loro paese, le famiglie e gli amici. Attraverso le foto d’archivio della scuola abbiamo scritto i nostri testi, immaginando di rivivere le storie e le passioni personali di quei ragazzi di tanti anni fa”.
I ragazzi hanno anche individuato un giovane regista disposto ad accettare il “basso compenso”. Il resto sarà destinato a: realizzazione di ricompense (adesivi, dvd), spese di spedizione, spese di gestione per il sito Eppela
“Se raccoglieremo più fondi del previsto sosterremo gli altri progetti della scuola”, aggiungono. Il progetto non si esaurirà: il prossimo anno scolastico i ragazzi della seconda, riceveranno il “testimone” e continueranno ad occuparsi della Scuola di Villa Palme.
“Tutti i video verranno pubblicati su un canale Youtube dedicato, in modo che la memoria e la storia della scuola possano essere a disposizione di tutti”.