Liguria

Regione, interrogazione del Pd sul personale dell’ente

palazzo regione

Liguria. Posizioni dirigenziali non ancora definite, risultati del bando per vicedirettori in ritardo, mancata osservanza degli accordi sindacali e persino ferie e permessi bloccati per i dipendenti. Questo il contenuto dell’interrogazione presentata oggi in aula dai consiglieri del Pd in Regione Liguria Pippo Rossetti, Raffaella Paita, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Valter Ferrando, Giovanni Barbagallo, Juri Michelucci e Luigi De Vincenzi in merito alla riorganizzazione delle strutture dell’Ente avviata dalla Giunta Toti nei mesi scorsi, ma mai porta a compimento.

“In attesa di una definizione della situazione – spiega Rossetti – non solo le strutture prive di dirigente, ma anche le altre risultano paralizzate nelle funzioni ordinarie più elementari come la gestione del personale. L’unico che risulta abilitato alla firma di decreti, deliberazioni o posta in uscita è il Segretario generale (peraltro spesso assente) che si riserva di avviare le varie pratiche solo se sono accompagnate da una nota protocollata, con un ulteriore aggravio burocratico”.

Insomma una situazione insostenibile. E così i consiglieri del Pd hanno chiesto alla Giunta quali tempistiche e atti “intenda assumere per superare questa fase di stallo e ridare alla macchina regionale un minimo di funzionalità. C’è una proliferazione – precisano gli esponenti del Partito Democratico – di figure apicali, come l’improvviso incremento di vicedirigenti, che costa molto all’Ente. E poi vorremmo sapere anche quale ruolo abbia il Segretario generale, che, prima volta nella storia della Regione, è l’unico titolato alla firma”. Dalla Giunta però, sottolinea Rossetti “non è arrivata alcuna risposta soddisfacente. Ci aspettavamo che l’assessore facesse chiarezza sulla riorganizzazione. Invece si è limitato di leggere l’elenco degli atti amministrativi adottati finora”. A questo punto, concludono i consiglieri del Pd “chiederemo un’audizione in Commissione ai massimi vertici della burocrazia regionale, e cioè al Segretario generale Signorini e al Direttore del personale”.

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