Rapallo. Quarta giornata di ritorno: Rapallo ospita la Rari Nantes Bologna. Dopo la vittoria di sabato scorso alla “Cascione” di Imperia, per le gialloblù quella contro la squadra felsinea è una delle partite da vincere per incamerare punti fondamentali in questa fase in chiave final six. Una sfida agguerrita che vede cinque squadre raggruppate in soli tre punti a contendersi gli ultimi quattro posti che valgono il pass alla fase finale (escludendo i primi due, praticamente già assegnati a Padova e Messina).
A fare il punto della situazione in casa gialloblù è la “regista” della fase offensiva Claudia Criscuolo, classe 1995, calottina numero 10 e sorella del capitano Sonia.
Sabato partita contro il Bologna, come Imperia un match da vincere quasi per forza in chiave final six. Come vi state preparando?
“Stiamo preparando la partita al meglio, come sempre. D’ora in avanti bisogna giocare ogni match come se fosse una finale”.
Stagione gialloblù finora caratterizzata da alti e bassi: la Coppa Italia ha confermato che la squadra c’è ma i cali di concentrazione hanno spesso compromesso il risultato. Dal tuo punto di vista come “leggi” la situazione?
“Penso che dovremmo migliorare sotto questo aspetto, cercando di essere più costanti”.
Assieme a tua sorella sei una delle promesse cresciute nel vivaio del Rapallo, hai alle spalle due campionati Under 19 vinti: nonostante tu sia ancora molto giovane ti senti un riferimento per le nuove leve che giocano in A1 da quest’anno?
“Sì, soprattutto per il ruolo in cui gioco visto che ho il compito di gestire l’attacco. Ho notato che nei momenti di maggior tensione le ragazze più giovani cercano in me tranquillità. Io faccio il possibile per fare in modo che la trovino, e questo mi fa strano perché fino a poco tempo fa ero io al loro posto, in cerca di sicurezza nelle mie compagne più esperte. Non nascondo che lo faccio ancora adesso ma cerco di limitarmi, o almeno di non farlo notare come prima!”.
Ultima domanda: dove può arrivare questo Rapallo in campionato?
“Penso che il Rapallo, se vuole, possa arrivare in alto: sicuramente al massimo delle sue potenzialità, se saremo in grado di sfruttarle in pieno”.