Genova. “L’incidente avvenuto ieri nell’oleodotto Iplom, che ha causato lo sversamento di migliaia di litri di greggio nel torrente Polcevera, ci deve fare riflettere su come impianti industriali di quel tipo possano convivere con le esigenze di sicurezza e la qualità della vita di tanti cittadini” dichiara Stefano Quaranta, deputato di Sinistra Italiana, che aggiunge come l’incidente, avvenuto proprio in concomitanza con il referendum anti-trivelle, sia un ulteriore segnale sulla necessità di puntare su una riconversione ecologica della nostra economia.
“Purtroppo nonostante lo sforzo di vigili del fuoco e protezione civile che si sono attivati e hanno operato con grande efficienza, non si è evitato un nuovo disastro ambientare – continua il deputato di Sinistra Italiana – parte del greggio è arrivato in mare e oggi non possono bastare le rassicurazioni che la Iplom si affretta a rilasciare circa prossimi interventi e messa in sicurezza degli impianti, quando a distanza di quasi ventiquattro ore dall’incidente gli abitanti della Valpolcevera sono stati consigliati di tenere le finestre chiuse, segno che l’emergenza è ancora in corso”.
“Il Ministro Galletti ha garantito che seguirà gli sviluppi con la massima attenzione – continua Quaranta – mi auguro che l’impegno preso verrà mantenuto, perché gli abitanti della Valpolcevera hanno già pagato un prezzo altissimo, in questi ultimi trent’anni, in termini di salute e qualità della vita”.