Rischio ambientale

Petrolio nel Polcevera, corsa contro il tempo per bonificare prima delle piogge

Genova. Dopo la richiesta avanzata dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al capo del Dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio “arriveranno domani a Genova gli ispettori della Protezione Civile nazionale per fare una valutazione complessiva dell’area e decidere insieme come proseguire”. Lo ha annunciato lo stesso Toti, al termine del “tavolo di emergenza” che questa sera, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, si è riunito in Prefettura per fare il punto della situazione a seguito dello sversamento nel torrente Polcevera di oltre 500 metri cubi di greggio fuoriusciti da un impianto della Iplom.

“L’obiettivo comune – ha spiegato il presidente della Regione – è mettere il più possibile in sicurezza il Rio Fegino e il torrente Polcevera da un’eventuale ondata di maltempo che, prevista nel fine settimana, potrebbe far salire il livello delle acque, facendo riversare il prodotto in mare. E’ evidente che da qui a sabato non riusciremo a pulire tutto ma si può togliere la maggior quantità possibile di greggio per evitare danni più gravi. Abbiamo fatto il punto con tutte le funzioni competenti, con l’azienda e con la Prefettura che ha convocato questa riunione anche su nostra sollecitazione per capire esattamente qual è il cronoprogramma – ha spiegato il governatore Toti – perché un cambiamento delle condizioni meteo, previsto nel fine settimana, potrebbe creare nuovi momenti di tensione e pericolo. Nelle prime ore l’intervento è stato particolarmente efficace e abbiamo limitato il danno ma non vorrei che calasse l’attenzione e si lasciassero dormire le cose.

Nelle prossime ore bisogna dare una vera svolta per la messa in sicurezza del territorio interessato dal disastro: nelle prossime ore i tecnici ci forniranno un cronoprogramma con l’indicazione dei passaggi necessari. Aumenteremo ovviamente gli sforzi di raccolta del prodotto sversato proprio per arrivare al fine settimana, quando è previsto un peggioramento delle condizioni meteo, in una situazione di minor rischio possibile. Quella che ci attende sarà una notte di lavoro. Credo che ci siano le condizioni per fare, entro venerdì, un buon lavoro per una prima messa in sicurezza definitiva. Il lavoro di bonifica, poi, è altra cosa e richiederà tempi più lunghi”.

Il presidente Toti ha poi sottolineato che “in questi giorni non è mancato nulla: fino a questa mattina si è lavorato per evitare lo sversamento in mare e limitare i primissimi danni con un intervento di “pronto soccorso”. Secondo me però – ha osservato il presidente di Regione Liguria – ora c’è bisogno di agire più in fretta di come l’azienda sta facendo i lavori, su prescrizione delle Autorità, sul Rio Fegino e sul Polcevera: questa sera Iplom ha presentato un piano che non ha un cronoprogramma definito ma prevede una serie di attività coerenti con quello che serve.

A mio modo di vedere, tuttavia, occorre aumentarle e implementarle molto e occorre un cronoprogramma molto più serrato almeno per gli interventi delle prossime 72 ore, in vista del maltempo del fine settimana. Per il momento – ha concluso il governatore Toti – Iplom ha fatto veramente poco, non perché non volesse fare di più ma perché, fino ad ora, hanno lavorato i Vigili del fuoco per interventi di emergenza che spettavano alle Autorità. Da ora in poi si tratta di lavorare insieme a Iplom ed è per questo che l’azienda era seduta al tavolo e ora sta preparando, con i nostri tecnici, un piano operativo dettagliato”.

Intanto, Iplom, in una nota, ha fatto il punto degli interventi realizzati fino a ora.  L’azienda conferma di aver messo in atto una serie di interventi di contenimento: Posizionamento di 8 barriere fisiche realizzate mediante panne assorbenti sul Rio Fegino e di 4 sul torrente Polcevera e 3 panne galleggianti alla foce del torrente Polcevera
Stesura di panne galleggianti a mare con l’ausilio dei mezzi nautici
Realizzazione di una briglia in terra, sifonata, lungo il torrente Polcevera e di 2 sul Rio Fegino per consentire il solo deflusso delle acque, separando la frazione di idrocarburi raccolta in un piccolo invaso per poter quindi rimuovere il prodotto in galleggiamento in superficie con auto spurgo e panne assorbenti Rimozione del prodotto in fase libera presente a ridosso delle barriere e lungo il Rio Fegino.

Ad essi si aggiungeranno gli interventi di pulizia delle sponde e dei terreni interessati, con la supervisione e il controllo degli enti. Al momento le attività di aspirazione su Polcevera e Rio Fegino hanno coinvolto un totale di 14 unità auto spurgo e 4 bilici di raccolta delle emulsioni oleose. Ad oggi sono stati conferiti all’impianto di stoccaggio provvisorio un totale di circa 550 metri cubi.

Nel frattempo in giornata è stato anche approntato il cantiere di bonifica per la rimozione del terreno contaminato dal Rio Pianego a partire dalla zona più a monte interessata dalla perdita. Al momento sono in corso le operazioni preliminari di costruzione del cantiere e la rimozione della vegetazione. Contestualmente sono iniziate anche le attività di rimozione con autospurgo del prodotto nell’area di confluenza del Rio Fegino nel Polcevera.

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