Genova

Ordinanza anti vespe solo nelle ore di punta: si parte a giugno, esclusi i veicoli iscritti ai registri storici

Ma la commissione salta fra le polemiche perché i documenti arrivano in ritardo. Tempi e modalità comunque ormai sono decisi

Parcheggio moto piazza dante

Genova. Entrerà in vigore il primo giugno l’ordinanza anti-smog del Comune di Genova che, continua a suscitare polemiche e che nella sua ultima versione prevede un divieto di circolazione per le auto euro 0 ed euro 1 e le moto euro 0 a due tempi in un’area che include gran parte del centro cittadino in fasce orarie determinate, vale a dire dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19. Nessuna deroga per le Vespe a due tempi, che potranno circolare solo se iscritte (lo stesso vale anche per le auto) ai registri dei veicoli storici. “Non varrà – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Italo Porcile – l’iscrizione alle associazioni o ai club, ma solo quella ai cinque registri storici riconosciuti per legge che sono Fmi e Asi, Fiat, Lancia e Alfa Romeo”.

Tursi ha anche previsto deroghe in ambito sanitario per il trasporto di disabili o pazienti che debbano essere sottoposti a terapie per le cure di malattie gravi, per visite mediche programmate o le dimissioni ospedaliere dietro certificazione medica. La seconda e la terza fase, che coinvolgeranno rispettivamente prima le auto e le moto a due tempi euro 1 e poi le auto euro 2, entreranno in vigore scaglionate di due mesi quindi il 1 agosto e il primo novembre, ma con una novità: le auto euro 1 saranno vietate nelle fasce orarie su tutto il territorio cittadino e non solo nell’area del centro. La zona coinvolta va dalla Foce al Polcevera con esclusione della circovallazione a monte e della sopraelevata.

Di tutto questo si sarebbe dovuto parlare questa mattina in commissione comunale a palazzo Tursi, ma i commissari hanno votato il rinvio in quanto all’inizio dei lavori, a cui erano stati invitati anche i rappresentanti delle associazioni delle due ruote non erano stati consegnati i documenti oggetto della commissione stessa, che sono stati fotocopiati quando ormai il rinvio era stato votato.

“Avevo chiesto io questa ennesima commissione per condividere le ultime modifiche che abbiamo studiato ma a questo punto io di commissioni non ne chiederò più” ha detto non senza polemica l’assessore Porcile, scusandosi per il disguido ma ricordando come accada molto spesso che i documenti arrivino in aula il giorno stesso della seduta e siano esaminati in corso d’opera. Probabilmente una nuova commissione sarà convocata la prossima settimana e il testo dell’ordinanza, che dovrà essere firmata dal sindaco Marco Doria, potrà subire ulteriori lievi modifiche.

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