Km 0

Mense scolastiche, le valli genovesi puntano sul biologico: via alla gara per 6 Comuni

Le valli genovesi puntano al meglio e proprio nel giorno in cui è stato scoperto l'ennesimo scandalo sul cibo destinato ai bambini

mensa

Genova. Mentre alcuni imprenditori pugliesi e del centro nord sono stati denunciati dalla Forestale per aver distribuito pasta, pane e merende, destinate ai bambini dai 2 ai 3 anni, con livelli di piombo fuori dai limiti consentiti, le valli genovesi puntano al biologico e al km 0.

Busalla, Ronco Scrivia e Valbrevenna in Valle Scrivia e Ceranesi, Sant’Olcese e Serra Riccò in Val Polcevera si associano per i servizi di mensa nelle scuole, dai nidi alle medie inferiori, e nelle strutture per gli anziani, valorizzando anche il biologico e i prodotti locali. La gara per l’affidamento della ristorazione nei sei Comuni è bandita e gestita (la scadenza è l’11 maggio prossimo alle 12) dalla Stazione unica appaltante della Città metropolitana di Genova che ha predisposto uno specifico accordo quadro della durata di quattro anni dalla sottoscrizione del contratto e un valore di 4.785.000 euro, stimato sul totale annuo dei pasti somministrati (145.000 è il numero medio calcolato sull’ultimo triennio) nelle loro strutture scolastiche e per gli anziani hanno scelto di associarsi attraverso una convenzione per la ristorazione, affidando la procedura di gara alla SUA della Città metropolitana che aveva già gestito positivamente nel 2014 l’affidamento del medesimo servizio per conto di Busalla e Ronco Scrivia.

L’accordo, oltre alle mense scolastiche per asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado, comprende infatti il servizio nei centri estivi comunali, nei centri per ragazzi, nei centri diurni e negli alloggi per anziani. Sulla base delle condizioni individuate nell’accordo ogni Comune, a partire dal prossimo settembre, attiverà un proprio contratto derivato che durerà 3 anni con possibilità di rinnovarlo per altri tre. “L’esperienza di gestione associata avviata dai sei Comuni – dice lo staff della Stazione unica appaltante – è un esempio importante e innovativo di aggregazione territoriale per l’affidamento degli appalti pubblici, con significative economie di scala e vantaggi per i cittadini dall’uniformità delle prestazioni all’accesso ai servizi che speriamo possa essere presto seguito da molte altre realtà locali”.

Per ottenere questo risultato nella coesione “sono state determinanti la volontà dei Comuni, la piena disponibilità e l’impegno dei loro uffici e delle loro amministrazioni e anche il coinvolgimento del nostro Ente – dice lo staff della SUA della Città Metropolitana – che proseguendo e consolidando la vocazione di assistenza al territorio dell’ex Provincia, ha messo a disposizione dei Comuni strumenti e competenze tecniche e professionali per sostenerli nella gestione di tutta la procedura di affidamento, come facciamo da anni per i contratti di maggiore valore e complessità sul territorio”.

Tra i cardini dell’affidamento condiviso dei servizi di ristorazione di Busalla, Ceranesi, Ronco Scrivia, Sant’Olcese, Serra Riccò e Valbrevenna c’è la valorizzazione dell’economia locale perché l’accordo quadro prevede criteri di valutazione delle offerte che incentivano l’utilizzo dei prodotti biologici “a chilometro zero”, provenienti cioè da aziende agricole biologiche certificate e quanto più possibile vicine al centro di cottura e premiano anche l’utilizzo dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) del territorio.

Il bando e la documentazione di gara sono pubblicati sul sito della Città Metropolitana di Genova al link:http://sua.cittametropolitana.genova.it/content/gara-id4059-concessione-di-servizi-di-refezione-scolastica-e-collettiva-accordo-quadro.

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