Liberazione

“Luigi è stanco”: a Palazzo Ducale torna il Festival Pop della Resistenza

Palazzo ducale

Genova. Domenica 24 aprile alle 21 torna a Palazzo Ducale il Festival Pop della Resistenza. Dopo il successo di “Aria di libertà”, dedicato al partigiano-bambino genovese Mario “Aria” Ghiglione, che ha avuto finora più di 10.000 spettatori, quest’anno il drammaturgo e cantautore Gian Piero Alloisio affronta il tema della Resistenza raccontando le storie della sua famiglia tutta partigiana.

In “Luigi è stanco” Alloisio mette in scena le vicende del nonno Giovanni, nome di battaglia “Luigi”, e della sua famiglia. “Luigi è stanco” è la frase che gli alleati ripetevano da Radio Londra per indicare che ci sarebbero stati lanci dagli aerei per le formazioni partigiane dell’alessandrino. Le storie raccontate nello spettacolo sono varie e avvincenti e coinvolgono non solo la famiglia del padre Sergio, ma anche quella, genovese, della madre Ivana, staffetta tredicenne delle Brigate Garibaldi e figlia di Pietro Comaschi, del Corpo Volontari della Libertà di Genova, operaio della Ansaldo San Giorgio di Sestri Ponente.

Fra gli episodi più significativi, la vicenda del cugino Claudio Pesce che, malgrado fosse riuscito a mettersi in salvo durante il terribile rastrellamento della Benedicta, tornò indietro e si consegnò ai tedeschi per non abbandonare il fratello Renato. L’ordine di arresto del Comando tedesco ci narra la cattura di Sergio Alloisio, di suo fratello Remo e della madre Rita. La figlia di “Luigi”, Stefania, nome di battaglia “Bianca”, operò a Torino nell’”ufficio K” fondato dal partigiano ebreo Giorgio “Albertino” Latis.

Le due famiglie diventano una quando, nell’immediato  dopoguerra, il padre Sergio cerca di ricomporre le inevitabili tensioni che seguirono la guerra civile creando un grande spettacolo collettivo di varietà, La Pietra Filosofale, cui aderiscono molti giovani della zona. Sergio Alloisio negli Anni Settanta fondò a Genova il gruppo Teatro Quartiere di Oregina da cui nacque l’Assemblea Musicale Teatrale.

Lo spettacolo alterna racconti storici, monologhi comici, canzoni pop e d’autore. Sul palco, Gian Piero Alloisio sarà accompagnato alla chitarra dall’amico di sempre Gianni Martini. Alle percussioni: Claudio Andolfi.
Tra le canzoni della serata le inedite Luigi è stanco, Aria di libertà, Jeans e chador, Chiara Luce dello stesso Alloisio, Auschwitz / La canzone del bambino nel vento scritta da Francesco Guccini, La nostra storia dell’Assemblea Musicale Teatrale e Quel che si dice di Charles Aznavour e Giorgio Calabrese.

Giorgio Calabrese, autore di canzoni straordinarie scomparso recentemente, è stato un collaboratore delle prime edizioni del Festival Pop della Resistenza, insieme a don Andrea Gallo e Arnaldo Bagnasco: a questi tre grandi genovesi è dedicato l’XI Festival.

Come lo scorso anno, condurrà la seconda parte della serata Rita Testa. Interverranno il partigiano Mario “Aria” Ghiglione, Massimo Bisca, Presidente dell’ANPI provinciale di Genova e coordinatore delle ANPI liguri, gli studenti del Liceo Statale “Sandro Pertini” che si esibiranno in una versione di Dalle belle città/ Siamo i ribelli della montagna” di “Lanfranco” e “Cini” della III Brigata Garibaldi Liguria, e dell’Istituto Professionale Statale “Nino Bergese”. Alla fine della serata ci saranno i “Bombardamenti intelligentissimi”, un lancio di centinaia di aeroplanini a cura di numerose scuole di Genova e provincia.

La serata, in collaborazione con Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con il Municipio I Centro Est, ha il sostegno di COOP Liguria, ANPI provinciale di Genova, SPI CGIL Genova e Liguria, UDI Genova Archivio Biblioteca, ANPI Sezione “Paolo Marchelli” di Ovada, e ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria.

Ingresso libero.

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