Liguria. “In un solo giorno ieri il Presidente della regione ha piazzato un uno – due da lasciare sbalorditi:
Prima ha precisato la soluzione per gli spazi non utilizzati dell’Albergo dei Poveri e poi, a seguire, una soluzione per l’edificio portuale del Hennebique. Egli ci ha finalmente svelato l’enigma: basta rivolgersi ai privati ma non sul mercato italiano bensì su quello straniero dove abbonderebbero le fondazioni culturali pronte ad investire in Italia”.
Lo scrive in una nota Danilo Bruno, consigliere federale dei Verdi.
“Io, come cittadino e come verde, credo che le scelte finali spettino sempre agli enti competenti (e nel secondo caso la competenza regionale è quasi nulla), ma soprattutto se tutte queste fondazioni sono sulla porta pronte ad investire denari a Genova e in Liguria perché non si fanno avanti? Cosa è andato allora a fare o dove è andato il sindaco Doria negli Stati Uniti a cercare fondi da investire anche sulla cultura a Genova? Ha sbagliato indirizzi? Doveva passare prima da Toti ? No probabilmente il Presidente della Regione forse non ha ancora capito che la campagna elettorale è finita da un pezzo e che con la politica degli annunci non si va da nessun parte ma forse occorrerebbe una maggiore collaborazione istituzionale nell’interesse collettivo e nulla più”, conclude.