Genova Anche la matematica si arrende all’Albissola, che vince con merito il campionato di Promozione, conquistando il diritto di giocare in Eccellenza il prossimo anno.
E’ il successo di una squadra costruita in maniera perfetta dal presidente Mirco Saviozzi, dal d.s. Aldo Lupi e dal team manager Dario Ricci.
Chi poi ha saputo amalgamare tutti gli ingredienti, sfornando un risultato da grande chef, è stato il mister Luca Monteforte, alla seconda consecutiva vittoria del torneo, dopo quella ottenuta col Ligorna.
Il trainer arenzanese ha saputo trarre il meglio da un gruppo di per se vincente, costituito da tanti giocatori di qualità (in primis il “pichici” del torneo, Alessi, con 30 reti e Di Pietro, 18 goal), che hanno dominato il campionato, pur avendo a che fare con compagini del calibro del Pietra Ligure. Peccato per le avversarie aver avuto la sfortuna di trovare sulla loro strada un team del valore dei ceramisti, al cui riguardo siamo pronti a scommettere che, anche nel prossimo campionato, faranno divertire i tifosi in riva al Sansobbia.
Il match, che ha laureato campioni Barone e compagni, si è giocato ad Albenga ed è finito 3-2 per gli ingauni; queste le formazioni che si sono affrontate all’ Annibale Riva (marcatori Di Pietro e Alessi per i Monteforte’s boys; Gaggero, Rocca e Cesari per gli ingauni):
Albenga: Giaretti, Alizeri, Welti, Badoino, Cesari, Rossi, Gaggero, Condorelli, Perlo, Rocca A., Calcagno.
Albissola: Vallarino, Doffo, Chiappori, Durante, Olivieri, Barone, Bennati, Ghigliazza, Di Pietro, Alessi, Piana.
Il Pietra Ligure alza bandiera bianca ad Andora (1-0, En Nejmy), che si prende tre punti tutto sommato ininfluenti in prospettiva uscita dalla zona play out:
Dopo un’ora di gioco Mazzei realizza un rigore, che illude il Borzoli di poter compiere un passo decisivo verso un posto nei play off, ma è ancora un penalty (di Curabba) a lasciare i giochi aperti con il Campomorone.
L’Arenzano torna dalla Val Bormida con un solo punto, al termine di una partita ricca di contestazioni alla terna arbitrale.
Il goal del vantaggio iniziale dei rivieraschi (Paini) trova convalida solo dopo l’interevento dell’assistente del direttore di gara.
Dopo lo spettacolare pareggio di Sigona (nato da un triangolo con Zizzini), la seconda rete arenzanese arriva su rigore realizzato da Fabio Baroni, per un tocco di mano in area, giudicato dall’arbitro volontario, fra le proteste bormidesi, altrettanto vivaci una decina di minuti dopo, per un’analoga situazione a ridosso della porta dei genovesi. Il pareggio definitivo dei biancoverdi è di Marotta.
Bragno: Binello, Ndiaye, Tosques, Facello, Gallesio, Monaco, Zizzini, Guerra, Marotta, Cervetto, Parodi.
Arenzano: Guerrina, Pasquino, Paini, Baroni L., Baretto, Della Bianchina, Caltabiano, Fornaro, Rotunno, Baroni F., Corino.
Cinque reti e tre punti anche per il Camporosso, concessi da un Quiliano, ormai senza obiettivi.
Maggiori stimoli per il Certosa (la posizione nella scelta dell’avversario dei play out), rispetto ai savonesi del Legino, che vengono superati 2-1.
Certosa: Camilleri, Bianchi, Boero, Grea, Gattulli, Pulina, Ratto, Galluccio, Parlato, Messina, Obretti
Legino: Capello, Scimemi, Semperboni, Rinaldi, Molinari, Pili, Cela, Bianco, Barrow, Morielli, Girgenti
Un punto ciascuno di vitale importanza, ma non figlio di uno 0-0 senza battaglia, bensì di tre goal per parte tra Loanesi e Praese. Zunino e Carparelli portano i ponentini sul 2-0; Fedri e Carrus rimettono il risultato sul 2-2 ; ancora Zunino per la Loanesi, prima che Puggioni firmi il 3-3.
Loanesi: Varaldo, Mollo, Gagliardo, Insolito, Pastorino, Mansoupa, Carparelli M., Balbo, Zunino, Fanelli, Rembado
Praese: Caffieri, Cherici, Carrus, Massa, Sacco, Puggioni, Pinna, Cilione, Fravega, Fedri, Buffo
Il Taggia fa suo (1-0) il match con la Veloce.