Genova. Erano stati arrestati all’alba del 3 maggio scorso dalla polizia dopo che alcuni di loro avevano danneggiato diverse auto nel centro storico di Genova. Erano finiti in carcere e poi espulsi dall’Italia con accompagnamento alla frontiera. Oggi, a un anno di distanza da quei fatti, i 5 giovani antagonisti francesi sono stati condannati a pene comprese tra i sei mesi di reclusione e due anni e due mesi.
Quattro dei cinque giovani arrestati erano ospiti in quelli giorni di un connazionale, Pierre Boilleau, che studiava Filosofia a Genova nell’ambito del progetto Erasmus. La notte tra il 2 e il 3 maggio sotto le telecamere di piazza Soziglia e di Campetto si vedono sfilare 4 dei 5: solo due in realtà danneggiano alcune auto in sosta. Due di loro vengono fermati dai guardiani giurati che gli chiedono i documenti. I guardiani giurati chiamano la polizia che individua l’appartamento di Salita San Nicolosio ed entra con un blitz. Secondo l’accusa i cinque (Remy Errabia, Tristan Haye, Chloe Gallais, Pierre Boilleau e Luc Gauthier) avrebbero fatto resistenza (due agenti sono stati refertati con 3 giorni di prognosi) e per due di loro erano anche accusati di aver fornito un dati falsi agli agenti agli agenti per farsi rilasciare una copia di un certificato di smarrimento del documento di identità. Alcuni di loro sono anche sospettati di aver preso parte agli scontri del primo maggio scorso a Milano nell’ambito del corteo No Expo.
I cinque erano difesi dagli avvocati Emanuele Tambuscio, Alessandro Gorla e Laura Tartarini.