Milano/Genova. Inadempienza rispetto aicontratti con cui si impegnava a tesserare Fabrice Olinga. E’ di questo che Samuel Eto’o accusa la Sampdoria, sua ex squadra solo per pochi mesi, tanto da minacciare azioni legali se il caso non verrà risolto. Olinga era stato portato in blucerchiato proprio dal camerunense nel gennaio 2015.
“Chiedo solo al presidente Massimo Ferrero e al suo avvocato Romei, a cui ho dato molta fiducia, di fare il giusto. Spero che tutti i messaggi belli che ricevo dal presidente siano dimostrati con i fatti – ha spiegato Eto’o in una conferenza stampa a Milano, affiancato dal manager George Gardi e dall’avvocato Luca Tolentino -. Ho sempre creduto e credo ancora al presidente, voglio che lui risolva la situazione, specialmente per la grande squadra che è la Sampdoria. E spero che queste cose non accadano più nel calcio”.
“Ci sono stati comportamenti di natura vessatoria, violazione dei diritti e della dignità del calciatore”, ha detto Tolentino, spiegando che i ciprioti dell’Apollon, la squadra da cui proveniva Olinga, “hanno depositato un esposto presso la Fifa”.
“Riteniamo di procedere davanti alle autorità competenti in sede di giustizia sportiva e, se del caso, davanti alla giustizia ordinaria. Anche se i tempi si sono protratti, mi auguro nell’interesse delle parti che si possa raggiungere ancora un accordo e trovare una via per ristabilire la serenità di Olinga e risarcire i danni sofferti anche da Eto’o”.