Genova. Rifiuti, erbacce e buche che costringono a pericolose gincane nella più antica e certamente più inutile pista ciclabile della città, quella che costeggia il mercato ortofrutticolo di Bolzaneto, appena fuori dal casello autostradale.
E’ la prima nata, fra le piste ciclabili di una città che ancora oggi stenta ad essere a misura di ciclista. E’ stata inaugurata nel lontano maggio 2007 dalla giunta Pericu insieme a tutto il nodo viario di via Colano a Bolzaneto, che doveva sorreggere dal punto di vista infrastrutturale l’arrivo in massa dei mezzi pesanti verso il nuovo mercato.
A guardarla oggi (ma probabilmente anche allora) sorge spontanea la domanda: ma chi poteva pensare che gli amanti della bicicletta potessero utilizzare una pista così corta (meno di un km) e stretta (meno di un metro, la parte colorata in verde), lungo una strada dove transitano decide di camion?
Nel corso dell’amministrazione Vincenzi l’allora assessore alla Mobilità Simone Farello aveva messo in cantiere una pista ciclabile tra Bolzaneto e Pontedecimo. Ma il progetto è rimasto sulla carta. E oggi? “Su Bolzaneto a differenza di Pra’ ed altre zone non abbiamo fondi derivanti dai Por ” dice l’assessore Dagnino che sui progetti di mobilità a due ruote sta lavorando molto e i primi risultati si cominciano a vedere sopratutto in centro (vedi via Buozzi) a nel ponente della città (strada a mare e Pra) ma anche a Levante in corso Italia.
Mentre in Valpolcevera, oppressa dai cantieri delle grandi opere (a cominciare dal Terzo Valico e presto, probabilmente, la Gronda) la legittima aspirazione a una mobilità sostenibile resta, e resterà a lungo, una chimera.
(foto di Paolo Zeggio)