Bogliasco. Rariazzurra a Busto Arsizio, contro la Sport Management, sabato ore 16, piscina Manara, arbitri Luca Bianco e Calabrò. L’ottava giornata di ritorno è giornata spezzatino, un pò come tutta la stagione: l’ultima si è giocata il 16 aprile, Bogliasco Bene in anticipo contro il Posillipo, in mezzo la qualificazione del Settebello alle Olimpiadi. Della prossima parla Edoardo Prian, il portierone, per lui il biancoazzurro del club e l’azzurro della Nazionale.
Cominciamo dalla partita di sabato. “Finalmente sono passate queste cinque settimane di pausa che fortunatamente sono servite per ottenere il pass per Rio. E sabato ci aspetta una partita difficilissima, la più difficile di questo fine stagione. Non siamo in grande forma perchè arriviamo da un mese travagliato e dobbiamo ritrovare gruppo e ritmo partita ma sicuramente ce la metteremo tutta, come sempre”.
Vale anche per gli altri. “Certo ma io parlo per la mia squadra. Faremo comunque presto a ritrovare il giusto assetto. La prossima settimana ne giocheremo due, poi una pausa, poi le ultime tre e puntiamo a fare 15 punti per sperare in qualcosa di più che una semplice salvezza”.
Ritrovi amici di Bogliasco ed ex compagni di squadra. “Amici ed mister Gu Baldineti al quale sono molto affezionato, sarà una partita particolare”.
Per tutti è il rush finale ed i punti in palio fanno gola. “Loro sono terzi e non credo possano salire o scendere ma non regaleranno niente a nessuno, è nel loro dna, quindi bisogna essere forti in difesa. Sport Management è squadra offensiva, nuota tanto, segna spesso in contropiede e noi dobbiamo essere bravi davanti a non buttare via palloni e dietro a chiudere “.
Cosa avete fatto in queste cinque settimane? “Caricato tanto, una sorta di nuova preparazione: tanto nuoto e palestra, e abbiamo anche giocato tanto per mantenere il ritmo partita”.
Hai assaggiato l’azzurro e non solo in collegiale. “Sono molto contento per la qualificazione, ho sofferto tanto, e sono anche felice per la mia convocazione in World League, il ct mi ha detto che sono nella rosa dei venti , ce la metterò tutta, fino alla vigilia per partire anche io per il Brasile”.
Ci credi? “Assolutamente sì. E vorrei ringraziare Daniele Bettini per il lavoro che mi sta facendo fare, si sta impegnando anche lui per questo mio sogno azzurro. Ne abbiamo parlato ad inizio stagione e mi sta accompagnando oltre che per l’impegno per il Bogliasco, per questa mia avventura in Nazionale”.
Te lo meriti. “Obiettivamente ritengo che il mio rendimento, in questa stagione, sia molto costante e credo che sia una qualità importante, soprattutto in un portiere. Tra un paio di settimane ci sarà una partita di World League in Turchia e ci potrebbe essere un’altra chiamata come contro la Russia. Lo spero”.
Qualcuno si è permesso di criticare Tempesti. “Ci vuole ignoranza. Non si ricordano che cosa ha fatto negli ultimi 15 anni. Parteciperà alla quinta Olimpiade personale e questo è un record senza eguali. Quindi invece di parlare dico a queste persone di stare in silenzio, seduti e di guardare le partite tifando Italia”.
Cosa hai imparato da lui? “La tranquillità che trasmette alla squadra, la costanza con la quale ha sempre parato, la sua grandezza assoluta”.
C‘è il portiere ma c’è anche la difesa, tu parli in acqua: “Sì ultimamente sempre di più e rischio anche qualche cartellino. Ti senti un po’ regista, come il mio compagno Guidaldi conduce la fase offensiva io lo sono dietro”.
La tua ragazza, bomber della Rarirosa, Eugenia Dufour ha compiuto gli anni, le hai fatto il regalo? “Certo e sono uscito dagli schemi della tecnologia, le ho donato un anello, le ha fatto molto piacere e vederla contenta mi rende felice”.
Un anello è un impegno importante. “Sono quasi quattro anni che stiamo insieme, quindi l’impegno c’è, costante, e da parecchio tempo. Ci sosteniamo a vicenda nei momenti più difficili ed importanti della nostra vita”.