Sori. Cinquanta bambini in cerca di asilo, pubblico. E’ quanto sta succedendo a Sori, dove lo storico asilo aperto da 120 anni, che accoglieva più di 70 bambini, ha chiuso i battenti.
In seguito al dialogo fra Comune, direzione scolastica, Parrocchia e famiglie e grazie all’impegno di diverse associazioni l’emergenza è stata tamponata con lo spostamento della scuola pubblica di Capreno nella struttura, di proprietà della Fondazione ecclesiastica Giacomo Ghio.
Il Comune, non senza sforzi, è riuscito a mantenere, attraverso un Patto di Sussidiarietà annuale, una classe non parificata sperimentale gratuita come quella pubblica, per accogliere una parte dei bambini esclusi fra liste di attesa del pubblico e bambini iscritti alla struttura privata appena chiusa. Altri bambini hanno dovuto rivolgersi a strutture private nei comuni vicini con non pochi disagi per le famiglie.
“Già da un decennio la scuola dell’infanzia pubblica di Sori nella frazione di Capreno non ha posto per tutti i richiedenti, ma la situazione si è decisamente aggravata l’anno scorso con la chiusura dell’Istituto privato parificato Giacomo Ghio” dichiara il nuovo comitato dei genitori di Sori.
Quest’anno a seguito di un cospicuo numero di iscritti nell’Istituto Comprensivo di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori e di soli 12 posti disponibili nell’unica classe di scuola dell’infanzia di Sori, 50 e più bambini rischiano di rimanere a casa.
Parte così la raccolta firme e la nascita spontanea di un comitato composto dai genitori che chiedono a gran voce che vengano aperte altre due sezioni statali di scuola dell’infanzia. A breve anche una petizione sulla popolare piattaforma on line change.org da inviare all’Ufficio Scolastico Regionale e Metropolitano, alla Direzione Scolastica e al Comune.
Circa 100 i bambini della fascia 3-6 anni residenti a Sori. “Senza un’offerta formativa adeguata, le famiglie subiranno gravi conseguenze, non solo di carattere logistico ed economico, considerando il distacco della madre dal mondo del lavoro, ma anche e forse ancora più, di natura sociale e pedagogica”, spiega il comitato di genitori.
“Persino nel quadro strategico della comunità europea si parla di frequenza scolastica: fra gli obbiettivi dell’Europa del 2020 c’è quello di arrivare almeno al 95% di bambini frequentanti la scuola materna, Sori ha la possibilità di arrivarci già nel 2016, speriamo ce la faccia”, l’auspicio.