Genova. Come ogni anno, i lavoratori dei Bagni Marina Genovese si apprestano ad affrontare la imminente stagione balneare. “Con sempre maggiore disillusione e con sempre crescente preoccupazione”, sottolineano i sindacati di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl.
“Per la chiara consapevolezza del degrado che avanza e per la certezza che sarà sempre più difficile fornire ai bagnanti quel servizio che si era distinto per professionalità e qualità dell’accoglienza – spiegano in una nota – C’è anche il serio pericolo che quest’anno si aprano gli stabilimenti senza servizi di ristorazione”.
Oggi la carenza di organico e la scarsità delle risorse, mettono a rischio il servizio. “All’insistente richiesta dei lavoratori di ampliamento e di riqualificazione dell’offerta del sistema della balneazione, che avrebbe permesso il tanto sospirato ampliamento del tempo di lavoro – aggiungono – promesse tante, fatti zero”.
“Un esempio per tutti: dove è finito il tanto pubblicizzato progetto dell’ostello a S. Nazaro – si legge ancora – Intanto continuano a lavorare 4 mesi all’anno senza la prospettiva di un lavoro che permetta una vita dignitosa. A nulla è servito che si siano resi disponibili per qualsiasi attività”. Per “i più vecchi precari del Comune di Genova” nessuna prospettiva, solo cavilli.