La lettera

Amiu, lettera aperta dei lavoratori ai consiglieri comunali sulla privatizzazione: “Diteci da che parte state”

corteo lavoratori amiu 20 aprile 2015

Genova. Hanno scritto una lettera aperta ai consiglieri comunali chiedendo loro senza mezzi termini da che parte stanno rispetto alla privatizzazione dell’azienda genovese dei rifiuti. Sono un gruppo di lavoratori Amiu riuniti sotto la sigla Ula, unione lavoratori Amiu. Ecco il testo della lettera:

“Caro Amico/Compagno ti scrivo… diceva una celebre canzone, però noi non ci distraiamo un po’ come qualcuno vorrebbe.
Siamo lavoratori di AMIU. Da tempo AMIU è sulla strada della vendita. Si parla di IREN, ma si sono fatti avanti altri possibili pretendenti. Ultimamente abbiamo letto che ‘AMIU da sola non sta in piedi’ e che la cessione potrebbe avvenire entro l’estate. I recenti scandali hanno fornito ai sostenitori delle privatizzazioni l’occasione per ripeterci ancora una volta che le aziende pubbliche sono inefficienti e fonte di corruzione. Ma noi sappiamo bene che questa è un’azienda dove la stragrande maggioranza dei lavoratori è onesta e tutti i giorni onestamente piega la schiena per cercare di rendere vivibile questa città. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma non confondiamo le carte in tavola: per ogni funzionario pubblico che prende una mazzetta c’è un imprenditore privato che la paga. Semmai è proprio la privatizzazione strisciante dei servizi pubblici in corso già da anni attraverso le esternalizzazioni che apre la strada alla corruzione e agli sprechi. Più in generale appare sempre più evidente che le decantate liberalizzazioni e privatizzazioni non hanno portato alcun beneficio ai cittadini né ai lavoratori (cittadini anche loro…). La qualità del servizio non migliora, anzi, le tariffe salgono, diminuiscono occupazione e stipendi di chi ci lavora.

Bene, vediamo di venire al dunque del perché ti disturbiamo. La domanda è semplicissima: vorremmo sapere la tua posizione sulla privatizzazione della nostra azienda. Non semplicemente la tua posizione di principio, sacrificabile in ogni momento alle esigenze della politica, ma la posizione che intendi effettivamente sostenere col voto in aula. Scriviamo a te e ad altri consiglieri di gruppi politici che formalmente si dicono per la difesa dei ‘beni comuni’, che 5 anni fa hanno appoggiato i referendum contro la privatizzazione dei servizi pubblici, che, anche con punti di vista diversi, in questi anni hanno detto di essere contrari alle privatizzazioni e a quelli del ‘gruppo misto’.

Alla politica chiediamo chiarezza. Nei prossimi mesi affronteremo una situazione difficile. Siamo intenzionati a chiedere al sindacato di dare battaglia e a batterci in prima persona per difendere servizio, posti di lavoro stipendi e diritti. E crediamo che a tutti debba essere chiaro chi sta dalla nostra parte e chi no. Ti chiediamo di dircelo in modo chiaro, non in politichese, e se sei contro di spiegarci cosa hai intenzione di fare per contrastare la politica della giunta. Grazie e buon lavoro”.

Ula-Unione Lavoratori Amiu

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