Genova. Nelle ultime settimane sulla scrivania del procuratore capo facente funzioni Francesco Cozzi sono arrivate decine di denunce di vittime che hanno subito ricatti da persone conosciute sui social network.
La tecnica usata dagli estorsori è sempre la stessa. Viene mandata una richiesta di amicizia su Facebook e si
inizia una conversazione. Da lì si chiede di passare dalla chat scritta a una video chiamata. Nel momento in cui la vittima si mostra, viene scattata una foto o viene chiesta.
A questo punto l’immagine viene modificata con un fotomontaggio, cioè la vittima viene ritratta nuda e in pose pornografiche. Il contatto a quel punto mostra la foto e chiede soldi per non divulgarla e non mandarla ai contatti
della vittima. Di solito vengono chieste cifre che vanno dai 100 ai 500 euro.
Qualcuno ci casca, altri decidono di non cedere al ricatto e denunciano tutto. “E’ importante – sottolinea il
procuratore Cozzi – stare molto attenti alla rete. Soprattutto per i minorenni che rischiano di finire in giri pericolosi”.